PUN - 279 - PUN riporre delle merci in franchigia doganale. Punto-nave. - La posizione geografica della nave in alto mare. Punto osservato. - La posizione geografica della navo (Latitudine e Longitudine) che i naviganti al largo determinano mediante i calcoli che l’A-stronomia Nautica insegna. (vedi «Astronomia Nautica», «Longitudine », « Latitudine » e « Cerchio d’altezza »). Punto stimato. - La posizione geografica della nave determinata col tener conto delle miglia percorse da un noto punto di partenza, delle direzioni seguite (rotte) e delle influenze perturbatrici dovute al vento (scarroccio). ed a correnti marine aventi direzioni e velocità conosciute (deriva). Il punto stimato si determina con un calcolo oppure con un procedimento grafico sulla carta nautica. Per la particolare forma geometrica della linea che la nave segue, dirigendosi con la bussola (da noi descritta alla voce lossodròmia), il problema non è di semplice geometria. Ma con l’ausilio del calcolo infinitesimale, si sono trovate delle equazioni semplicissime che, principalmente in funzione dell’angolo di rotta seguito dalla nave e del cammino percorso, dànno gli spostamenti in latitudine ed in longitudine dal punto di partenza a quello d’arrivo. Il navigante tiene computo dello scarroccio correggendo opportunamente la rotta dell’angolo di scarroccio (vedi questa voce), e se la nave durante il percorso ha subito l’azione di una corrente nota in velocità e direzione, egli ne tien conto col supporre «he la nave oltre le rotte effettivamente seguite, ne abbia pure percorso un’altra avente la direzione della corrente ed una lunghezza eguale a tante volte la velocità oraria di essa quante furono le ore in cui la nave subì la sua influenza. Per la risoluzione delle equazioni del punto stimato, esistono delle tabelle di facilissimo uso ed un procedimento grafico (vedi quadrante di di riduzione) che mettono la soluzione del problema anche alla portata di persone di coltura inferiore alla media (naviganti di piccolo cabottaggio e pescatori al largo). Ma il metodo generalmente seguito sulle navi che possiedono un ampio corredo di carte idrografiche di grande scala, è quello grafico che consiste nell’accurata ri-produzione in iscala sulla carta nautica, dei cammini percorsi. In tal modo si ha in ogni istante la posizione stimata del bastimento. Però, mentre le formule trigono-metriche ed il procedimento grafico sono di un’approssimazione più che sufficiente ai bisogni della pratica, il risultato ò sempre dubbio : per quanta cura si ponga nel seguire le indicazioni della bussola (governo della nave) e nel correggerle (vedi «deviazione», «declinazione », « scarroccio ») e nel misurare la velocità della nave, non è possibile evitare gli errori prodotti da cause i cui effetti sfuggono alla misura ed al calcolo. L’azione del vento e del mare imprime alla nave» degli spostamenti laterali (scarroccio) la cui valutazione non può esser fatta con esattezza; la forza magnetica terrestre ha delle variazioni, che influiscono sensibilmente sulle indicazioni della bussola ; la velocità della nave non è sempre misurabile con precisione ; ed infine in alto mare vi sono delle correnti marine variabili, temporanee, e con velocità e direzione sconosciute. Per tali motivi il punto stimato, che dà un’utilissima nozione approssimata della posizione della nave, se è sufficiente per le brevi navigazioni a piccola distanza dalle coste, non lo è per le lunghe traversate, e sarebbe grave imprudenza aver cieca fede in esso, il