con certi Oratori Trieftini detonati dalla Città loro a chiedergli fovve-nimento di biade, ed armi contro i Duchi d’Auflria, e di Gorizia, dai quali temeano d’eiTere afTaliti; e non volendo impegnare, per iuo avvifo, in altra guerra la Repubblica, li Spedi con Sue commendatizie a Venezia, dove unitamente ad altr’Inviati del Patriarca d’Aquileja, furono dal Senato, con acconcie maniere licenziati. Diede in appreifo la fpedizione per Coitantinopoli a Giovanni Bembo per ricondurre a quella Capitale, allora governata da Greci, un miniflro, che da quell’ Imperadore d’Oriente Giovanni Palleologo era flato inviato a Venezia per trattare la ricupera della forrezza di Tencdo , tenuta per qualche tempo in depoiìto per riguardevole fomma di danaro preflato dalla Repubblica a quel Regnante. Qualche maneggio ebbe ancora con gli Anconitani, e Bologne-fi per frenare 1’ eforbitanti furtiv* effrazioni, che faceano dallo flato di vettovaglie, che portavano a Ferrara fenza riconofcere i Venetti diriti del Golfo, e contribuire le confuete gabelle. 25 Ma e/Tendoi! intanto ribellato il Suo molo Regno di Candia, per certa nuova im-j1^ po/ìzione portavi pel riftauro del por- rietroC«»? to della Canea , falito Vettore inniro fempre maggior credito per le cofe fatte in Golfo , e fpecialmente contro gli Aragonesi ; fudeftinato a quell’ opera col titolo di Proveditore . Si rertituì dunque dal Golfo a Venezia per difporix alla partenza per quel Regno; ma in ciò facendo, il calore della fua natura gli rovefciò ad un tratto il buon incominciamento della fortuna. Perchè, mentr’era fol-lecito nell’accelerare gli appreftamen-ti all’ufo dell’armata, fopra cui montar doveva per partiriì a quella com-miifione, accade, che un giorno trattandone in Senato con Pietro Cor-naro, il qual eifendo Proveditore del Comune, avea l’incarico dell’ ammini-rtrazione de’mezzi appartenenti agli apparechj, incontrò in lui qualche forte, ed offeniìva opposizione alla fue follecitudini ; di che accefone d’ira, e quella, col crefcer delle mutue parole, aumentando, lo rifcaldò per modo , che fenza por mente , nè alla meaftà del luogo , nè alla pre-