SES - 330 - SEZ il tacile maneggio di una leva o ruota, con lo scopo di muovere qualche organo pesante ; e tale movimento essi 10 producono intermittentemente, soltanto quando l’operatore lo desidera, e lo fermano appena quest’ultimo cessa d’agire sulla leva o sulla ruota. Le piccole macchine motrici dei timoni delle navi sono dei servomotori. 11 congegno che, nel siluro, in obbedienza ai piccoli spostamenti del piatto idrostatico e del pendolo muove il timone orizzontale o di profondità, è un servomotore ad aria compressa, anzi nella nomenclatura del siluro vieu chiamato semplicemente « servomotore ». SESTANTE. — Istrumento a doppia riflessione, misuratore d’angoli. È adoperato dai naviganti principalmente per la misura delle altezze degli astri e della distanza angolare tra due astri. È un istrumento squisitamente marinaresco perchè permette le misure più precise malgrado i movimenti più disordinati della nave. Consta di un arco di cerchio dell’ampiezza di sessanta gradi, al cui centro ò sistemato un cannocchiale puntato su d’un piccolo specchio fisso, che j>erò occupa la metà del campo visivo di quello. Sul cerchio graduato può scorrere un’alidada radiale che porta un piccolo specchio. Per misurare l’altezza di un astro si tiene l’istrumento in modo da dirigere il cannocchiale sul punto dell’orizzonte marino in cui questo è intersecato dal piano verticale passante per l’astro ; indi si muove l’alidada col suo specchio fino a quando l’immagine dell’astro, riflessa da quello, venga a riflettersi nello specchietto fisso che trovasi dinanzi all’obiettivo del cannocchiale. Si vedranno allora contemporaneamente nel campo visivo di quest’ultimo la linea dell’orizzonte e l’immagine riflessa dell’astro. Con dei piccoli movimenti, che s’imprimono all’alidada mediante una vite micro-metrica, si porta un lembo dell’astro a contatto con la linea dell’orizzonte. In quell’istante l’osservazione è compiuta, e la misura dell’altezza si legge sul cerchio graduato in corrispondenza dell’alidada. Per il principio che si chiama della « doppia riflessione », sul quale l’istru-mento è basato, l’angolo di cui l’alidada ha ruotato per produrre la coincidenza delle due immagini è la metà dell’angolo che si vuol misurare : allo scopo di evitare di dover ogni volta raddoppiare la lettura, l’arco graduato deH’istrumento, che come si è detto ha l’effettiva ampiezza di sessanta gradi, è invece suddiviso in centoventi parti e frazioni, con le indicazioni dei gradi e decine di primi. Un verniero permette di spingere l’approssimazione della lettura fino ai dieci secondi. La altezza d’un astro che così si misura è quella che si chiama altezza osservata. Vedi « altezza ». SETTENTRIONE. I ja direzione del punto cardinale Nord. Lo stesso che « tramontana », ma quest’ultima è la voce più comunemente usata. SETTORE DI TIRO. 11 settore compreso tra le due direzioni estreme nelle quali una bocca da fuoco può sparare. L’ampiezza di tale settore dipende dalla posizione del cannone rispetto a quelle parti della struttura della nave che si trovano lateralmente all’arma, e che ne limitano i movimenti di brandeggio. SEZIONE Sezione di torpediniere, di cacciatorpediniere. - La riunione di due di tali siluranti sotto il comando del più anziano dei due Comandanti. Con due o tre sezioni, riunite sotto un unico comando, si forma la «squadriglia». Sezione longitudinale. - La sezione della nave fatta col piano diametrale longitudinale. Vedi « piano ». Sezione maestra. - La sezione della nave fatta con un piano perpendicolare alla chiglia nel punto di maggior larghezza della nave medesima. Risulta quasi al centro della nave, in corrispondenza di quel baglio che, per