294 verrettoni, rtrettamente alle mani con le freccie, e fpade ; quelli eh’ erano in S. Michele per foftenere i fuoi, bombardavano le barche del Barbari-go , gli armati delle Venete galee colpivano le barche Genove/! , e lo ftrepito delle voci, e dell’armi fu tale, che mife in gran penfieri tutto il campo della Lova, donde non sera, in tutto l’aifedio, intefo rumor fimi-gliante. Stette per qualche fpazio d’ ora dubbioiò il vantaggio, finché in-noltratofi Vettore alla tefta della fua fquadra, e partati i fiti più profondi del Canal dell’Adige , e giunto , facendo feorrer le prime galee, ad una ad una fin dov’ ei fi rirtrigne , guadagnò bravamente la punta contefa di Foifone , e fmarriti , e confus’ i nimici vedendo/! fallito il gran dife-* gno fi ritirarono di nuovo a S. Michele . Rimafto il Pifani al ficuro poifeifo dell’ importanti/fimo porto ,• fecefi venir di fubito dalla Lova gli artefici , ed appunto nel luogo dal Doria difegnato , difegnò anch’ egli d’ergere un forte , ed erettolo con prontezza, che recò a tutti rtupore, lo fornì di grorte bombarde, e v’ in- 295 nalzò dappreifo due mangani, che di continuo fparavano contro il Moni-fiero , e fatto venire dal Campo di S. Niccolò di lido Giorgio de’ Caval- li figlio di Giacopo con bella gente ‘ d’armi, e corpo confiderabile di ba-leilrieri Veneziani , trincierò queile truppe intorno la badia . Refa que-fla sì forte, e quanto comoda a fe, altrettanto incomoda al nimico, eifen-do all’incontro del moniitero di S. Michele, fi mife in iilato di recar gran danni a que’di dentro, e di liberar i fuoi dall’incomodità , ch’era fiata fino allora graviifima, d’impedire la fortita dell’ inimico a forza di confumo di galee; ficchè rimandatene alquante delle fue alla Lova, potè in appreifo ovviare da fe folo ai * tentativi, che dal Doria fi andaifero invaginando di nuovo. Prima però , che i Genovefi un’ .Terz» for-. altra volta s’accingeffero ad altri ten- „0*^ £e' fativi, vedendo fortificarfi in Foifone Brondoio . il Pifani in sì fatta guifa , innalzarono anch’eglino un groifo mangano in S. Michele , dal quale notte , e giorno fparavano, o contro le fue galee , o nel Campo di Giorg io . Ma T 4 ve-