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porti, c che avefle loro, come tolta di mano quella dignità, che {limavano competere ad eifi foli. E tanto più fé ne rodeano , quantocchè, oltre efler rimaili deluil del porto , che anelavano ; lo vedeano accarezzato dal popolo , che lo amava , e godeva che a tant’altezza forte fol-levato a fronte della decadenza recente della fua famiglia. In fatti il Capitan-generale delle flotte de’Veneziani fpecialmente in guerra , oltre 1’ efl'ere un Cittadino rivertito di moitiifima autorità, acquirtando, to-ftocchè di quell’ infegne va adorno, un immediato diritto di comandare a fuoi eguali, cofa non comune ai Comandanti degli altri Stati. Macome riguardandolo a viita della patria, none, che un’el’ecutore degli ordini del Senato, il quale rtabilifce il piano della guerra, ed a mifura della varietà delle cofe , dirige ai Capitano le proprie deliberazioni ; cosi all’ afpetto dell’ armata è riguardato, come l’arbitro delle difpoiizioni, e della militar di-fcipiina- Nondimeno però, come la maflìma di non riponir mai l’aifolu-to potere nelle mani di un fol Cit-
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tadino fu Tempre la bafe delle fta-tutarie leggi di dirtributiva , Ha nelle interne magirtrature , ila nei carichi ertemi; così anco in que’ca-fi ne’ quali 1’ anguftia del tempo , o l’indole dell’ emergenza richiegga una pronta rifoluzione, è moderato l’arbitrio Tuo dal voto di due altri Cittadini portigli accanto nominati Proveditori, fenza l’artenfode’quali, gli farebbe imputabile il rifolverii ad im-prefe di coniiderazione. Gli altri Comandanti poi, che fono tutti Patri-zj, formano il fuo Coniglio di guerra, il numero maggior de* quali con-iìfteva ne’Sopracomiti, o Comandanti di galee, delle quali in que’tempi da tutte le nazioni venivano com-pofte le armate . Fatta dunque 1’ importantiflìma fcielta del Capitan-Generale ; per Proveditori gli fu-ron dati Pantaleone Barbo Nobile il-lurtre non meno per Cafato , che per efperienza dei pubblici affari , e Lodovico Loredano de’ più ragguardevoli anch’egli, piacevole nei cortumi , e mifurato nelle azioni ; elezione accomodata per la diveriità dei caratteri a moderare negli ardui D 4	in