BUT — 56 - CAB è possibile vedere contemporaneamente, nell’obbiettivo del canocchiale, la zona sottostante della periferia graduata della rosa e l’oggetto nella cui direzione il canocchiale è puntato. Mediante un’opportuna manovra dei prismi si possono misurare gli azimut degli astri ed i rilevamenti dei punti terrestri. In luogo del cannocchiale si può usare un semplice traguardo, che sia però munito di un dispositivo di riflessione, per l’osservazione di oggetti un pò elevati sul piano orizzontale. Una apposita illuminazione della bussola permette di fare comodamente anche delle osservazioni notturne. (Vedi « azimut * e « rilevamento ». Bussola ripetitrice. - La bussola giroscopica è generalmente installata in un locale interno e centrale, sia perchè al centro della nave sono minori gli spostamenti lineari durante le oscillazioni del rollio e del beccheggio, sia perchè date le dimensioni del complesso degli organi che compongono la busso la, non sarebbe agevole sistemarla sul ponte di comando. Perciò l’istrumento, che è comunemente designato col nome di « bussola madre », è collegato elettricamente con delle bussole contenenti delle semplici rose che ripetono esattamente le sue indicazioni. Queste, a cui si dà il nome generico di ripetitrici, sono sistemate dovunque sia necessario avere una bussola : nella stazione di governo ordinaria della nave, presso la ruota di maneggio del timone, nella torre di comando, ed in un punto elevato per adempiere l’ufficio di « bus sola azimutale o da rilevamento» (vedi sopra). Bussola solare. - Nelle regioni polari la bussola magnetica e la giroscopica non si possono usar** : la ori in a a causa della vicinanza del polo magnetico, la seconda per la prossimità del polo geografico. E stata ideata quindi la bussola solare che nelle sue linee generali, e costituita da un cerchio graduato su cui può rotare un traguardo ra- diale. Se in un dato istante si traguarda il Sole con quello, e si conosce la simultanea ampiezza dell’azimut dell’astro, evidentemente si avrà subito la direzione del meridiano vero. Vedi «azimut ». Degli speciali congegni e graduazioni risolvono l’attuazione pratica del concetto suesposto. BUTTAFUORI. — Nome generico di qualunque asta o pertica che venga spinta all’esterno della, nave per sostenere checchessia. Buttafuori di briglia. - Nei velieri prende questo nome un’asta fissata con un estremo al disotto dell’estremità del tronco maggiore di bompresso, in direzione quasi perpendicolare a questo, e eon l’altra punta rivolta in basso verso il mare. Su questa punta passano le briglie delle aste di fiocco & controfiocco, le quali prendono in tal modo la direzione più utile all’adempi-mento del loro ufficio. Vedi « briglia » . Il buttafuori di briglia si chiama pure comunemente pennacchio. Vedi 36 fig. 62 . Buttafuori del polaccone. - Sui piccoli velieri a vele di taglio, che non hanno l’asta di fiocco, così si chiama un’asta che ne fa le veci, per tener distesa la vela triangolare di prua che dicesi polaccone. Prende pure il nome di spigone del polaccone. j g§! ' jC| CABANELLA. — Nelle tonnare siciliane., la piccola barca a remi in cui prende posto il Rais durante la mattanza. È la barca di comando. Vedi « Rais e « tonnara ». CABINA. — Sulle navi mercantili cosi si chiamano le piccole camere destinate ad alloggiare gli ufficiali, i sottufficiali ed i passeggieri. Questa voce non è usata sulle navi da guerra, dove quei locali son chiamati camerini. CABIN SHIP. — Il nome inglese di un moderno tipo di nave da trasporto di