BIS - 302 - RIT RISEBVA. — Posizione amministrativa in cui sono poste talvolta alcune navi da guerra, quando non si ritiene necessario che facciano parte del nucleo attivo della flotta. Esse mantengono i loro Stati Maggiori ed equipaggi, ma con una riduzione nelle loro competenze d’imbarco. Eiserva di galleggiabilità. - Se si considera una nave carica di un peso capace di farla immergere fino a quella immersione oltre la quale essa affonderebbe, la differenza tra questa immersione e l’immersione massima consentita dalla perfetta sicurezza di navigazione si chiama « riserva di galleggiabilità ». In altri termini è la distanza tra la « linea di bordo libero » e quella linea dello scafo ch’è determinata da quei punti dove l’acqua potrebbe penetrare qualora essi si abbassassero fino al livello del mare. Si esprime in metri e frazioni di metro. Biserva di spinta. - È la differenza tra i due dislocamenti della nave corrispondenti alle due immersioni suddette : in altri termini è il dislocamento di quella porzione del volume della nave compresa tra le due linee a cui si è accennato alla voce precedente. Si esprime in tonnellate di peso (vedi « bordo libero » e « dislocamento » ed « immersione »). Biserva navale. - L’insieme di tutto il personale non più appartenente al Servizio Militare Marittimo attivo, che lo Stato può richiamare in servizio nei casi di mobilitazione, per completare gli equipaggi della flotta e soddisfare alle esigenze dei servizi costieri. La Eiserva Navale comprende: Gli Ufficiali provenienti dai quadri attivi dei differenti Corpi della E. Marina. Gli Ufficiali di complemento. Gli Ufficiali della Marina Mercantile, che soddisfino ad alcune determinate condizioni. I militari del Corpo Eeale Equipaggi Marittimi appartenenti alle elassi con- gedate della leva di mare, che non abbiano compiuto il 39° anno d’età. BISICATÒBE. — Nel jiorto di Livorno prendono questo nome dei marinai riuniti in una specie di Società pel Salvataggio di navi in pericolo nei paraggi del porto. ' BISPETTO. — Questa voce è comunemente usata nella Marina da guerra ed in quella Mercantile in luogo di « ricambio » o « riserva ». Tutti gli attrezzi, le vele, le ancore, ecc., che si conservano a bordo per sostituire eventualmente quelli che si perdono o si rompono, si dicono di rispetto. BISUCCHIO. — Movimento vorticoso dell’acqua che, aggirandosi intorno ad un punto centrale, descrive una spirale diretta verso il fondo. I risucchi sono prodotti dall’incontro di strati d’acqua aventi direzioni pressoché opposte. Si verificano quindi nei luoghi di correnti marine (Stretto di Messina) e si producono sempre dopo il passaggio di un galleggiante per l’improvviso riunirsi delle acque che esso ha separato. Perciò si notano sempre dei risucchi nella scia d’una nave. Un corpo pesante che va rapidamente a fondo, produce un risucchio che può inghiottire quel che si trova in prossimità. RITENUTA. — Nell’alzare o nel far discendere con corde o paranchi un oggetto pesante, occorre quasi sempre guidarlo e tenerlo in un senso o nell’altro, per evitare che urti, danneggiandosi e recando danni ad altri oggetti. Le corde che si legano all’oggetto e che si maneggiano, talvolta tirandole e talvolta allascandole, di-consi ritenute. Bitenute della boma. - Due paranchi che, agganciati alla estremità della boma ed ai due lati della periferia del ponte di coperta, servono per tener quella frenata nella posizione voluta. Appartengono a quelle che si dicono « manovre correnti ». Vedi « boma » e « manovra ».