— 175 — Calata la rete in modo da recingere uno specchio d’acqua nel cui centro si pone la barca con la lampada, le altre due barche la ricuperano quando ritengono che un buon numero di pesci, richiamati dalla luce, siano incappati nel sacco. Vedi «ravastina*. LAMPÀZZA. — Lo stesso che lapazza. LANÀTA. - Involto di lana o di pelle villosa che, inastato, serve per nettare le anime delle bocche da fuoco dopo il tiro. Da non confondersi con lo « scóvolo » (vedi questa voce). LANCIA. — Nella Marina da guerra, ed in quella mercantile, prendono questo nome le imbarcazioni o palischermi a remi, aventi da cinque ad otto banchi per la voga, e perciò da dieci a sedici vogatori. La parte emersa della loro poppa è quadra, la prua è sottile. Generalmente sono attrezzate per poter navigare a vela mediante un’alberatura che si pone a posto e si toglie con la più grande facilità. Le navi, sia militari che mercantili, ne portano diverse che vengono designate con numeri d’ordine: Ia lancia, 2a lancia, ecc. Lancia di salvataggio. - Lancia destinata al ricupero di uomini caduti in mare, ed, in caso di perdita della nave, a portare in salvo una parte dei naufraghi. Essa ha delle particolari caratteristiche che la rendono atta a navigare con mare grosso : 1. Delle casse d'aria, che sono dei compartimenti stagni disposti longitudinalmente lungo i fianchi, trasversalmente sotto i banchi ed alle due-estremità. Le due casse d’aria prodiera e poppiera sono rialzate e foggiate a schiena d’asino. Le casse d’aria reudono insommergibile la lancia anche se piena d’acqua. 2. Dei pozzetti verticali dai quali avviene l’uscita dell’acqua eventualmente imbarcata. Essi traversano il fondo della lancia, ed alla base inferiore sono muniti di una valvola che consente l’uscita dell’acqua, ma ne impedisco l'immissione dall’esterno. 3. Talvolta vi è una sottochiglia di ferro il cui peso rende facile il raddrizzamento se l’imbarcazione si capovolge. Le navi hanno varie lance di questo tipo, sospese alle grue e sempre pronte ad essere messe in mare. Per liberarle immediatamente dai loro paranchi, appena toccano l’acqua, si usano dei ganci automatici (vedi «gancio»). Le lance di salvataggio delle stazioni costiere sono più grandi di quelle in uso sulle navi, perchè le più comode sistemazioni terrestri consentono delle dimensioni che dànno maggiore robustezza e buone qualità marine. Tali requisiti sono indispensabili perchè, neH’allontanarsi da terra e nel tornarvi, esse debbono attraversare la pericolosa zona dei frangenti. Lancia a vapore o a motore. - Imbarcazione delle dimensioni di una comune lancia a remi, però generalmente munita di ponte di coperta parziale, avente una macchina motrice a vapore o un motore a combustione interna. Lance armate in guerra. - Nella Marina Militare viene cosi chiamato un gruppo d’imbarcazioni equipaggiate con uomini armati, sulle cui prore sono montati, con affusti speciali, dei cannoni di piccolo calibro o delle mitragliere. Questa piccola spedizione gurresca, che ogni nave grande o media è in grado di approntare sollecitamente, serve per l’attuazione di colpi di mano su coste nemiche o per appoggiare sbarchi di truppe. LANCIABOMBE. — Piccolo cannone molto simile ai lanciabombe in uso presso gli Eserciti, e che differisce da essi soltanto per la possibilità di una punteria in direzione ed elevazione abbastanza rapida. È usato dalle navi contro i sommergibili. Impiega cariche di lancio com-