FEL - 140 - FI A za tura è quasi in disuso. Vedi « vela latina », Si chiama pure feluca il cappello a «lue punte che portano gli Ufficiali della Marina Militare con la gran divisa e la divisa di gala. FELZE. Quella specie di casotto smontabile, al centro delle gondole veneziane. FEMMINELLE. Le femmine dei cardini con cui il timone ò collegato alla poppa della nave, e sui quali esso compie il suo movimento angolare. Le femminelle sono imperliate sul dritto o telaio di poppa (vedi «agu-gliotti »). FERMA. Xella Marina Militare la ferma è, a seconda dei casi, di sei, quattro o tre anni, di ventotto mesi o di tre mesi. La durata della ferma ordinaria è di ventotto mesi. Contraggono tale ferma gl’inscritti di leva. Coloro che sono ammessi alla riduzione di ferma, per i motivi riconosciuti dalla legge, con-t raggono la ferma di tre mesi. Contraggono la ferma di sei, quattro o tre anni, a seconda dei concorsi che la Marina Militare periodicamente bandisce, i volontari. (Vedi arruolamento e * rafferma »). FERMARE. Fermare le macchine. Significato evidente. Ferma ! 11 comando usato nella Marina per far cessare il movimento d’una macchina motrice. FERNEZ. Respiratore usato dai pescatori di spugne. Riceve l'aria da una pompa da palombaro. Vedi « respiratore » e * pesca delle spugne ». FERRO. Comunemente s’indica con questa parola l’ancorotto delle imbar-. » razioni. A ferro. Si dice che una corda è tesata a ferro quando è stata tirata tanto da assumere quasi una rigidità metallica. FERRY BOAT. Espressione inglese che designa qualunque battello, barca o bastimento da traghetto (dal verbo To ferry : traghettare). Una provvida recente disposiziono ha abolito in Italia questo termine, ponendo in uso la locuzione nave-traghetto ( vedi « nave »). FERZO. Il telo o striscia di tela, nella intera larghezza quale risulta dal telaio di fabbrica, che, cucito con altri simili, va a formare una vela o una tenda. Perciò nella Marina si chiamano ferzi d’una vela o d’una tenda, le strisce di cui queste son composte, e semplicemente ferzi tutti quei pezzi di tela nella loro larghezza di fabbrica, ma di lunghezze variabili, che si tengono a bordo per usi svariati. Qualcuno dice meno correttamente sferzo. FESSENDEN. L'apparecchio trasmettitore di suoni subacquei a cui si accenna alla voce «segnali di nebbia ». FIAMMA. Striscia dai colori nazionali, triangolare, lunga e sottilissima. E il distintivo delle navi da guerra, che queste alzano all’estremità dell’albero di maestra o dell’albero unico. Però la nave su cui è imbarcato un Ufficiale avente un comando navale, inalbera l'insegna di quello e non alza la fiamma. La fiamma è alzata anche dalla nave mercantile noleggiata o requisita dallo Stato, se vi è imbarcato, in qualità di Comandante militare, un Ufficiale dello Stato Maggiore Generale della Marina Militare. S’inalbera pure la fiamma sulla prora di un’imbarcazione che trasporta un ufficiale del Corpo di Stato Maggiore Generale avente una missione di servizio. Fiamma di ritorno. Per antica tradizione, le navi da guerra che ritornano in Patria dopo un’assenza di due anni o più. alzano una fiamma tanto lunga da toccare con la sua estremità il ponte di coperta. A tale fiamma si dà il nome suindicato.