LON - 191 - LOS cioè 3h pari a 45° Ovest. È evidente che non vi saranno mai dubbi sulla applicazione di queste norme perchè una nave potrà non conoscere con precisione la propria longitudine, ma saprà sempre se si trova ad Oriente o ad Occidente del primo meridiano. Ciò premesso è chiaro che la determinazione della Longitudine si riduce al calcolo di un angolo orario. Il navigante misura l’altezza vera d’uu astro, per esempio del Sole, e prende nota dell’ora precisa che segna il cronometro nell’istante delTosser-vazione. Iridi calcola l’angolo orario risolvendo il Triangolo di Posizione rispetto all’angolo al Polo, la cui ampiezza è in stretta relazione con l’angolo orario (vedi «Triangolo di posizione *). Questa risoluzione è possibile perchè il navigante conosce i tre lati del triangolo che sono : 1° La distanza zenitale dell'astro cioè il complemento a 90° dell’altezza vera. 2° La distanza polare dell’astro, cioè il complemento a 90° della declinazione dell’astro, che con la maggior precisione si ricava dalle Effemeridi. 3° La «»latitudine della nave cioè il complemento a 90° della latitudine. Quest’ultimo elemento è conosciuto con esattezza se il navigante ha potuto ottenerlo da un calcolo astronomico ; è noto con una approssimazione più che sufficiente se determinato con la stima (vedi «stima* e «punto stimato »). Ottenuto l’angolo orario, cioè il tempo solare locale, e ricavata dall’ora del cronometro nell’istante dell’osservazione l’ora solare del primo meridiano, il navigante determina la longitudine desiderata con le regole da noi esposte. Questo metodo per il calcolo della longitudine e quelli che esponiamo alla voce latitudine osservata costituiscono il procedimento tradizionale per la determinazione del punto nave. Oggi si preferisce con ragione l’impiego del metodo a cui accenniamo alla voce Cerchio d’altezza. Differenza di longitudine. - La differenza di longitudine tra un luogo ed un altro è l’ampiezza dell'arco d’equatore comproso tra i semi meridiani superiori dei due luoghi. È evidente cho se questi sono ambedue ad oriente o ad occidonte del primo meridiano, ossia hanno delle longitudini dello stesso nomo, la loro differenza di longitudine si ottiene sottraendo dalla longitudine maggiore la minore ; so i due punti sono da parti opposto rispetto al primo meridiano, cioè hanno longitudini di nome contrario, la loro differenza di longitudine si determina sommando lo due longitudini. Crediamo utile attirare l’attenzione del lettore sulla distinzione da farsi fra la distanza tra due punti della superficie terrestre e la loro differenza di longitudine. La prima è la misura lineare del cammino che bisogna percorrere per recarsi dall’uno all’altro, ossia doll’arco di circolo massimo passante per essi (cammino più breve) oppure della rotta lossodromica che li unisco (vedi « lossodròmia *) ; la differenza di longitudine è invece una ampiezza d’arco o d’angolo, e precisamente la misura doll’angolo formato dai piani dei meridiani dei due luoghi. Nei calcoli nautici la differenza di longitudine si suole indicare con la sigla greca A X (pron. delta landa). LOSCA. — Il foro praticato nella volta della poppa, nel quale passa la testa del timone. LOSSODROMIA. — Le linee che su di una superficie sferica tagliano i meridiani sotto angoli costantemente uguali, si chiamano lossodròmie. La necessità di considerare e studiare queste linee, è nata dal fatto che esse sono quelle che le navi percorrono dirigendosi con le bussole. Col con-