vi per tutto dedicar fi al culto d'Iddio Signore , fu ad ogni Uomo da bene di gran rincrefcimento per le rare fue doti -, o j:* con alcun altro della nobilijjìma fua Famiglia j di cui vive verde tuttora la memoria dei furono Eccellentifs. Bernardo, ed ÀLVISE di lei Fratelli ; io pure bramavo mettermi in liuua , ed entrando nella folla dei fuoi ammiratori , tributarle qualche contraffegno , che la fregiajfe ; quando mi avvenne la più bella occafione, che mi fi poteffe parar diann%i tratta dal grembo della• medefima mia pro-fejjione. Quejìa fi e l'aver fotto a torchi una picco!'Opera di gran merito, che porta in fronte il titolo di Memorie di VETTOR Pisani, nella quale compari fon ora , per la prima volta le anioni di quel grand' Uomo 3 benché fta vijfuto m tem- vii tempi rimoti. Ma ciò , che fu $er me molto avventurofo , e cbs mi fece indir ir.-•Lare il penfiere a F. E., fu l'aver ritrovato nelle condizioni del Tifa-ni moltijjima. r ajforni gli an^a con le alte prerogative , che adornano l' invitta per fona fua . Egli Nobile di qucjia gran Repubblica , F. E. Nobile di ejfa ; Egli di profe/Jton Militare , Ella pure, e con tanto merito ; egli Cavaliere, F. E. ornata fimiìmente di tal fregio ; ed Egli in fine fegnalatofi contro i Cor [ali di quel tempo , e con V armi , e coi trattati, e F. E. sì rinomat’ora per tutto , appunto per aùon flmile coi Corfah de'noflri dì. Chi de' Libra.] , a-vendo tra mani opera jì coincidente con i prefenti fuoi fafli ,• non farebbe flato tentato di ardire di fottoporla agli aufpi- cj fuoiì Ecco dunque la bella occafione , che