OLANDA porterà forse, col ritorno alla grande tradizione della nostra pittura nazionale, l’avvento di un grande stile. La via per la quale, da noi, l’arte moderna si volge e si sviluppa, segna certo un ritorno alla tradizione ma rivela pure uno sforzo verso un nuovo classicismo. I nostri giovani pittori sono per lo più dei neo-primitivi, come Ket, Itòllng, Van Yeen, Van der Velde, ma probabilmente lo sono più nell’espressione della forma che nel contenuto spirituale e sentimentale. II pittore Eekman, acquafortista e xilografo di alta reputazione, mostra accanto alle sue simpatie verso i primitivi, una fantasia che si esprime in dinamici sforzi prettamente moderni. Ma io non credo necessario di presentare qui l’Esposizione in base ad accenni particolari : non è così che si può dare un’imagine complessiva di ciò che è l’arte d’oggi, in Olanda. Accanto ad opere rimaste sotto l’influenza del cubismo, dell’espres-sionismo si trovano le manifestazioni di una pittura più antica. Ma fra gli artisti che espongono voglio segnalare anzitutto Van Konynenburg, pittore di grande stile, capo scuola d’una pittura decorativa monumentale. Il pannello di lui esposto è un fregio ideato per il padiglione olandese del-l’Esposizione d’arte decorativa a Parigi. Jan Sluyters è un altro dei nostri più eminenti artisti che qui si presenta con cinque delle sue ultime opere. Fra i pittori-rappresentativi di una scuola più anziana c’è Isaac Israels, vecchio e fedele amico della Biennale che mostra, insieme con le sue sintesi impressionistiche, il bel ritratto del Principe giavanese. La scuola romantica è rappresentata dal prof. Jurres che espone tre delle sue fantasie biblico-storiche. Quanto agli invii degli altri artisti, che comprendono una o due opere ciascuno, essi aiutano a completare il mazzo multicolore, colto quest’anno, per ¡’Esposizione di Venezia, nel giardino-culturale di pittura dei Paesi Bassi. H. J. WOLTER Pitture. Berg (van den) Willem. 1 Volendam 2 Donna di Scheveningue. — 238 —