V 40 Tenedo per metter buon’ordine anche in quella fortezza . Era effa fiata ceifa di recente da Callojanni Imperatore di Coilantinopoli alla Repubblica Veneta, e n’era caro oltremodo il poifedimento per la comodità, che fomminiilrava di rifla-bilirfi il vacillante commercio del mar nero, e tenerii in bilancia coi Genoveiì, che per aver ingreifo in quel mare, s’erano in Pera ilabili-ti. Ma queili, ardenti già contro i Veneti pel fuccelfo di Cipro, arfe-ro vie più di difpetto per queila celfione; e ficcome aveano già fatta vendetta contro il Re di Cipro Pietro Lufitano; così fi rivollero contro il vecchio Imperator Callojanni, facendolo balzar dal trono d’ Androni-co Tuo figlio, acciò mancaife anche alla Corte di Coilantinopoli ogni favore ai Veneziani, e Andronico divenuto per lor mezzo fignore, ri-prendefle per sè quella fortezza, ritogliendola dalle mani de’ competitori . Prima però di condurre il nuovo Imperatore all’ effettuazione di quello difegno, operarono in modo, ch’ei fi dichiarilfe apertamente ni- V' 41 nimico a Veneziani, ponendo in arredo il Bailo, e i Configlieri loro rendenti a quella Corte, e facendo man bada fulle Navi, e fu gli ef~ feti de’ mercadanti . Sì folenne o-itilità infiammò gli animi del Senato, pur eglino pel fatto di Cipro già da prima commodì , e temendo di perdere , fe niun movimento faceifero , quella fortezza, cui appoggiate avevano le fperanze loro, deliberarono di alleftire pode-ros’armata, e mandarla a Cortanti-nopoli per repridinare fui trono 1* amico Callojanni, ed adìcurarfi così quell’importantiifimo porto. Si diè il comando di quell’ armata a Pietro Mocenigo; ma ficcome la fpedizio-ne era gelofa per non edere la guerra per anche formalmente dichiarita; nella confueta elezione dei Proveditori, parve di aificurarne l’efito con la dertinazione di Vettore, benché forte lontano, e veleggiade ver-fo il Tenedo per dove n’ era partito qualche mefe prima per andar ad adempiere il premurofo incarico di prefidiare quel vagheggiato ftabili-mento; e gli fi diè per collega uno