324 ne di accamparti fotto le mura della, Città, era fvanito il concerto, e che quella ichiera numerofa di Genoveti, che correva verfo la fofla di S. Cat-terina di Brondolo, era la guarnigione , che non eifendoti potuta falvare in Chioggia, veniva cercando rifugio nelle già preparate galee Genoveti, e per il nuovo canale tentava iottrarti, al coperto delle tenebre, alla vifla de’ Veneziani. Benché notte, ciò inte-fo, s’avanzò Vettore a S. Domenico, fito fuperiore a S. Catterina, e prevenne que’Genoveti fuggitivi prima che ti pote/fero ricomporre, e tagliatone a pezzi il maggior numero, ne attraversò il difegno. Mentre flava però feco lor combattendo, le Galee Genoveti, colto il tempo, e abbandonati i compagni, eh’ erano fulle rive , andavano levando i ripari polli dal Pifani, tentando guadagnare il Porto, per ifcappar fuori; ma avveduto-iene , vi ti lanciò contro, ed elleno già vedendoifelo addoifo, fchiffandone 1’ incontro, ti ritrailero fubito , e fapen-do poi, che gli altri pure erano flati rotti in Chioggia piccola, ti raffe-gnarono, benché di mal’animo, a ri- 'tornarfene, eflendo loro andato tutto Ed UPiii-a vuoto, ai loro pofti. Cosi terminò quel primo aifalto. Ma contiderando- novcfi ad ii que’di dentro ridotti nel Monifte-eV3CUSr ro già quafi alla fcopcrta per i con- Blondol° ' tinui colpi delle Venete Bombarde , e ributtati notte, e giorno, in ogni fortita, davanti incerti a qual partito appigliarti; quando da una Galea del Cornaro dell’ appoftamento di S. Biaggio nel tilcnzio , nel qual eran rimafte le cofe dopo il conflitto, avendo veduta una gran fiamma alta quafi tino alla cima dell’albero, che per gran tratto ipargendoti durò alquanto lucida, e chiara, la credettero un regnale indicante un nuovo movimento delle Venete armate, e ti mifero in terrore, e fpavento sì grande , che • sbigottiti, rifolfero finalmente di sloggiar da Brondolo, mandando tacitamente le cofe lor più care a Chiog- • già per quelle Barche che lor refta-vano , e due ore innanzi dì, attaccato fuoco, tutto ad un tempo , al Moniftero di S. Michele , alle Galee, ed alle fortificazioni, evacuarono difperatamente l’importantiflìmo, e tanto contelo poflo, e ti rifugiaro- X 3 no,