SALE XLII-XLIV. MOSTRA DEGLI AEROPITTORI FUTURISTI ITALIANI. Commissario ordinatore : S. E. F. T. MARINETTI, Accademico d’Italia. Nelle clamorose esposizioni di Roma, Firenze, Milano, Trieste, Parigi, Atene, Amburgo, Berlino, 40 aeropittori, scelti fra I 500 aeropittorl italiani, hanno già imposto il primato e l’inizio di una nuova era pittorica tutta aerea. Primo fu quell’eroico artista veneziano che, dopo avere riprodotto la piazza S. Marco dall'alto di un pallone, sprofondò con una nave da guerra italiana mentre combatteva e dipingeva Insieme la battaglia di Lissa. La nostra razza andò erigendo sempre più I suoi pennelli verso lo Zenit. Si compiacque della terra fotografata dalla pancia delle carlinghe. Fedele Azari pilota aviatore, poeta e pittore futurista fissò poi sulla tela le prospettive aeree. Ora gli aeropittori volanti s’impadroniscono del cielo. Abbiamo quindi : 1) Un dinamismo impressionista ingenuo primitivo e trasfigurante di aeropittori che, nelle loro tele, animano motori fusoliere ali metalliche con bellezze a picco di città laghi mari campagne obliquità di raggi e ombre tramontanti ecc. 2) Un dinamismo sintetico simultaneo astratto di aeropittorl che Intuiscono e esprimono sulla tela gli stati d’animo aerei e la vita-sogno stratosferica. Come noi aeropoeti futuristi ricerchiamo e adoriamo la leggerezza sospesa d’un pensiero la delicatezza staccata e alata d’una immagine, condannando conseguentemente ogni aeropoesia pesante aderente terrestre, così gli aeropittori futuristi valutano le loro aeropitture secondo la quantità e qualità di spazio slancio aria abisso che esse contengono, condannando conseguentemente ogni aeroplttura che non riesca a staccarsi da terra. Nei miei discorsi recenti alla inaugurazione della mostra di aeropittura di Berlino e al banchetto offertomi dagli scrittori nazionali tedeschi polemizzai con gli astrattisti di Germania, Olanda, Ungheria, dimostrando: 1) l’occasionalità senza importanza dei contatti e contagi che sono avvenuti tra le avanguardie novatrici e l’ebraismo apatriottico o marxista ; — 171 —