3o8_ Gìunfe Carlo a Brondolo con cinque galee, e Taddeo con fette, ed ogn uno di tanto ajuto s’ allegrava con Vettore. Ma il Zeno in vece di entrar a dirittura dentro il porto unendo le fue, e le galee della fua conferva all’armata del Pifani al coperto dall’ingiurie de’venti, che in quella infida bocca crudelmente foffiava-no , andò , ( non abbaftanza pratico di quelle interne località,^ ad apportarti fuori d’erta, ed inforta fierifft-ma burafca ti sbandò, e ti con fu fe la fquadra. Avrebbe potuto allora riparar facilmente il Zeno al primo errore con la fcelta del rifugio , portandoti dirittamente in porto di Fof-fone con il che avrebbe fpaventati i Genoveti, i quali per veder Vettore tanto accrefciuto di forze, avrebbero, per la paura , che già aveano incominciata a palefare , lafciati affondare i preparati burchi . Ma foife per imperizia delle circortanze, o perchè nè men erto fortrirte di buon animo la fubordinazione al Pifani, prontamente fcortatoti da quell’acque , andò a rifugiarti alla Lova, ed i nimi-ci efultarono del fuo difordine . Il Giù- \ 3 °9 ‘Giuftiniano , che vedutoti levare il Zeno da Brondolo , dovea , fecondo le Leggi di marina , feguirlo , pro-feifando emulazione ancora con Carlo, non volle dar a divedere di effe-re nè meno ad eifo foggetto , e fermatoti nella perigliofa bocca efpo-fto alla furia della burrafca, pati nelle fue galee dibattimento , e fquaf-famento tale per la marea , che incominciandoti a fconnettere e rinforzando ogn’ora più la fortuna, fu a-flretto Vettore a farlo avvertire per una barca armata, che meglio darebbe alla coperta nel porto . Ma Taddeo che non ti riputava ad onore di ubbidirgli, gli fe rifpondere, che ben fapeva da fe , ciò che gli conveniva, fenza i contigli, ed avvertimen- • ti fuoi , e faldo nella fua oftìnazione volle ivi rimanerti , finché , cre-fcendo la forza della tempefla a fe-. gno di metterlo nel pericolo di fom-mergerti, più tofto che introdurti in porto, che tuttavia lo poteva, s’allargò in alto Mare , prefe il vento in puppa, e tutta la notte , e il dì feguente portato dalla furia de’ venti , fcorfe vagando incerto del fuo V 3 de-