PADIGLIONE DELLE ARTI DECORATIVE VENEZIA La mostra d’arte decorativa della XIX Biennale è una rassegna di quanto meglio si è prodotto come lacche, tessuti d’arte, vetri preziosi e smalti in questi ultimi due anni. Le poche assenze, nè numerose nè importanti (è bene dire qui con quanto entusiasmo fu accolto in ogni paese l’invito della gran madre di queste arti, Venezia) ; non sono certo tali da togliere il valore al sintetico panorama. E quindi con sicura e tranquilla coscienza che gli organizzatori offrono all'esame critico una collezione tanto completa di opere da consentire la classifica dei valori e l’analisi tecnico artistico delle tendenze. Presenti sono tutti i maestri. Quanti cioè portano un contributo all’evoluzione della propria arte con una parola nuova e personale. Si è cercato nella scelta degli oggetti che le caratteristiche di ognuno fossero ben evidenti. Certo per esser convinti che tutte le attività contemporanee sono racchiuse in questo piccolo padiglione occorre pensare agli anni di crisi economica che stiamo attraversando. Tempi che fatalmente nuociono alle arti decorative che nella loro eccellenza voglion dire lusso oltre che raffinatezza. Non si deve credere all’arte standard. Non è vero che un oggetto se e bello, è ugualmente bello in uno ed in diecimila esemplari. Non è vero che possa esistere un’arte sociale per tutti a buon mercato e soprattutto non è vero che questa arte possa soverchiare e sopprimere quella più ricca e riservata. L’imprevisto derivato dalla rarità dell’oggetto, la buona lavorazione, il materiale sceltissimo non solo creano la preziosità del prodotto ma sono elementi intrinseci della sua bellezza e quindi della sua desiderabilità. La volgarizzazione viene dopo il successo di una forma o di una tendenza, ma il suo sviluppo non è fatto che interessi l’arte. Nelle arti decorative esistono solo primati (se pur qualche volta relativi). E solo per essi vi è una possibilità di vita. Ne avremo la riprova osservando i paesi che solo ieri furono tutto un fiorire di arti decorative. In essi sono scomparse tutte le attività che avevano cercato una salvezza nel buon mercato e nella serie. Continuano invece quelle produzioni che non si sono scostate mai dalla linea di eccellenza iniziale. A soddisfazione del nostro orgoglio di Italiani possiamo notare come il nostro paese compreso da questi principi non solo tenga ben salde le posizioni tenute ma a riprova della sua rinascita si presenti ricca di iniziative nuove ed animate da una serietà tale di intenti da infonderci una serena fiducia nel nostro domani. P. CHIESA — 212 —