CECOSLOVACCHIA lirismo melodico che caratterizza il nostro Paese per tradizione musicale. Lirico è pure il contatto con la terra in Vojtech SedlAcek ed anche Vlastimll Rada guarda alla campagna con un amore e una emozione che si rispecchiano nel colore dei suoi quadri. 11 Scdlàcek, il Rada e anche Karel Holam hanno appreso assai dall'impressionismo europeo ; essi vogliono tuttavia seguire l’ottica, cercando di afferrare ed esprimere anche il senso e il valore delle cose. E questa è anche l’aspirazione del delicato pittore tedesco Willi Nowak, per il quale la realtà è soltanto un punto di partenza dei suoi sogni colorati. Il Nowak è, per età, della generazione cubistica apparsa da noi intorno al 1010 e di cui Emil Filla fu ed è tuttora il capo spirituale. Quest’ ultimo mira al quadro autonomo, purificato dal contatto diretto con la realtà, e alla nuova dimensione creata da elementi esclusivamente pittorici. Il Filla e il giovine slovacco Ludo Fulla rappresentano qui tutto il gruppo dei pittori astratti che si fa fortemente valere insieme a quello del realisti e degli stilisti ornamentali. Della pittura astratta fa parte, per le sue tendenze, anche l’ironico glossatore della vita culturale contemporanea Adolf Hoffmeister. Questi lavori, opera di artisti di cinquanta e trent* anni, danno evidentemente 1* impressione di un frazionamento ; ma hanno qui lo scopo di rappresentare la grande varietà dei gruppi artistici e nazionali, le grandi correnti e il movimento delle tendenze, spesso in contrasto, verso un’arte nazionale e verso un’ arte universale. Nella scultura i contrasti non sono cosi marcati : in essa permangono i legami con la tradizione, rappresentata da Josef V. Myslbek, 11 « magnus parens » della scultura cèca, presente quest’anno a Venezia col suo autori-tratto esposto nella Mostra Internazionale del ritratto ottocentesco. Dopo di lui la plastica cèca viene influenzata dal robusto talento di Jan Stima, di cui i visitatori della Galleria d' Arte Moderna di Venezia conoscono la scultura barocca e traboccante di vita : « Sulamit Rahu ». L'esempio di questi due grandi artisti continua ad essere seguito anche dalla giovane generazione. Una certa analogia con lo Stana noi la troviamo nel nudo del pittore e scultore Jakub Obrovsky. I ritratti del Myslbek esercitano sempre il loro influsso pur non essendo, da essi, esclusa una certa influenza della scultura francese. Karel Dvoràk, Karel Kotrba e Jan Lauda cercano di infondere la vita nella morta materia, dandole una forma ossequiente alle leggi, ma non priva di spirituale calore. Una nuova realtà artistica, un’ espressione di vita multiforme : ecco la meta a cui si mira. Il pubblico giudicherà naturalmente da sè fino a che punto gli artisti cecoslovacchi abbiano assolto il loro compito. V. V. STECH — 273 —