240 che fapea , dover fi in quel dì, traf-ferire dalla Brenta a Chioggia, e furono prefi . Un’ altro dì , altri ne fpinfe a Badalucco , ed alla Baitia detta di Sciocco, e quelli pure , ritornarono carichi di groifo bottino . In certe altre giornate ne inviò taluni a Marano contro partite diFur-lani andanti a Chioggia, alcuni a Bron-dolo, altri a Malamocco , e certi in altri luoghi ; ticchè ogni fera ritornando alle rive di S. Marta carichi di munizioni, riduifero i Padovani a non battere più quelle vie , nè la-fciar andar vettovaglie a Chioggia imo della fenza valide feorte . Ogni notte per ^onefe.S*'altro una galea Genovefe con fegui-to di molte altre in certa diilanza , il andava a porre in agguato in una cava preifo Porto fecco fopra Malamocco, e nelle ore più tenebrofe s’ avanzava , accollandoti tacitamente alla Veneta palata per fortire una volta di fpiantarne qualche tratto , e d’introdurti nel Canale di S. Spirito, o in altra parte, e forprendere la Città . Trafpirò il Pifani il tentativo , e chiamato immantinente a fe Catterino Corbaro fuo Ammiraglio, 241 glio, facendo fervire a buon ufo 1’ incomparabile ardire , e valor di colui , che già dalla percoifa del pugno, sera corretto, gli confeg nò cinquanta legni tra barche, e Ganzaruo-li guerniti di gente delle fue galee , e di quelle di Taddeo Giurtiniano , e l’inviò con Giovanni Barbarigo , e Marco Caneva a combattere la galea. Partito il Corbaro la fera da S. Marta, s’indirizzò per la fuddetta Cava verfo S. Maria di Porto fecco, e fco-perta la galea, videla, che per le Cecche t donde conveniale partare, tenea una banda inclinata a terra, ed avan-zatofegli contro chetamente , tenendo divifa la lua fquadra in tre partite, con una comporta delle Venete barche, l’affali d’improvvifo alla prora, con l’altra alla puppa , e con la terza in corta dell’albero. Non sì torto i di lei galeotti , e la guarnigione s avvidero del cafo , che mifero mano all’armi; ma ritrovando.fi d’ogni lato fopraffatti da un nembo di frec-cie , e di fuochi , che lor gettavan fopra i Veneziani, dopo qualche di-fefa, non potendo per 1’ inclinazione del legno, combattere fopra coperta, Q rima-