Settima fortu» de’ Genoveiì reprelìi dal Pifani. zione, fui dubbio, fe più s’avanzava , che il Maruffo lo volcife tirare a battaglia in luogo, donde in cafo di difeapito, non poteife efser foccor-fo. Matteo coftretto cercar rifugio , s' indirizzò ad Ancona, e Vettore, falvati dalle coftui mani ottanta Burchi carichi di viveri, che da Ferrara erano a Venezia diretti , con il fe-guito di quefti , fece alla Lova ritorno . Pochi sforzi ancora, dopo ciò, fece il Grimaldi , innanzi la refa, e fe ben ritornaffe il Maruffo , facendo moftra di voler afsalire i ripari della Lova , difprezzato , e inquietato dalle barche armate , non n’ebbe animo, e non potè mai nemmeno avvicinarti alla Città per foccorrerla. Tratti quindi gli afsediati da difperazio-ne, mifero in opera, altro non avendo, i fuoli , le lettiere, e le cafse, e fabbricate di quelle cento barche a dieci remi, fecero intendere al Maruffo, che fe avefse potuto accofìar-iì a terra verfo Chioggia piccola , averebbero tragittata molta gente ful-le fue galee , colle quali fìnch’egli combattefse il porto, farebbero po- tuti ufcire a provedere all'eftremo lor cafo. A feconda del concerto prefen-tatoiì Matteo di nuovo al porto fpe-dì tre galee preiTo terra, e Giovanni Malgranello da Pera, che comandava le cento barche tentò di efca-vare le palate che di tratto in tratto incontrava, e fcorrendo i praticati canali, a fuon di Tromba, indicava la fua vicinanza a Matteo. Ma fcoperta da Vettore la faccenda. , e comunicatala al Doge ; fpedi fubito pur egli cento legni ad incontrar le barche del Malgranello, e ftandoil a difendere il porto contra il Maruffo , non osò queito nè meno {'pararvi contro, e battute le barche, e prefo il Malgranello medeiìmo con cinquan-tafei di quelle , e molti Nobili , fi é riduiTero que’di dentro a flato di dover cacciar fuori i Veneti prigioni per non aver da mantenerli, e non . avendo più, nè bombe, nè baleftre, lafciavano , che i foldati del Veneto campo iì accoilaifero iin fotto la Città, donde dalle Baleftriere, e dai merli delle torri , e delle mura parlavano feco familiarmente. Tutte le apparenze dimoilravanoIGeuovefi Y pre- tcrmno 11