/ 234 li, e Giovanni Bolpavo Padovano ad occupar Lorcdo, Adria, Cavarzcrc , c gli altri luoghi, che guardavano gli sbocchi dell’Adige, del Pò , c della Brenta con altr’ armata di fette galee, primacchè il Pifani riduceife a termine i ripari, ed aveffe tempo di munire que’fuburbj, pe'i quali fendevano dalla terra-ferma i viveri per la fufliitenza della Città . Comparfo Ambrogiofopra porto, sbarcò le genti fui lido, e s’avanzò fino alla Chie-fa di S. Niccolò , mentre -Mariilio con la Padovana flottiglia aifalì d’o-gni parte le palate a S.Spirito, e S. Marta . Al primo urto il Doria fu rifpinto sì per il coraggio , e la di-fciplina , che aveva ifpirata Vettore nei balestrieri Veneziani , sì per la gagliardia di 400. cavalli comandati appunto da Giacopo de’ Cavalli, che furono in tutto 1’ aifedio di mirabii ufo, non avendo la Lega Cavalleria. M’ alle palate, 1’ aggreiììone de’ Padovani fu più rifoluta , e moietta , non iilacandoii mai di tentarle , or con la forza, ora con l’arte , o con affait’improvvifi urtando i iiti più forti, o proccurando nell’ ore più bru- \ 1 brune ¿’attaccarvi il fuoco forpren-dendo le guardie, e ufand’ogn’indu-ilria di farii ftrada a sboccare nella Città ; iicchè Vettore accorfe a riparar al periglio, apportandoti con una fquadra di cinque galee , e molti minuti legni a S. Marta. Facile fu poi al Boi paro d’occupare gli accennati luoghi , e Cartella al margine della terraferma verfo le Valli , for. mate dall’acque confufe dì que’ fiumi col mare, e meiìivi preiidj , ferrar a’Veneziani la comunicazione di que’ fiumi reali . In fatti non rimaneva per foftenere le truppe degli accampamenti ai liti, chela vettovaglia , che potea capitar a Venezia per la via del Sile, reiìrtendo tuttavia Trevigi all’ affedio della lega; e per il mantenimento dalle guarnigioni degli altri appoftamenti, e del rimanente del popolo della Città non reftavz.no che le provigioni, che fino dallo fcorfo inverno s’erano dal Pifa-ni in Puglia raccolte . Nondimeno non ii potè dai Collegati prendere la Città infulle prime d’aifalto, come s’eran forfè luiingati, onde vol-fero l’aggreifione in aifedio con gran peri-