gione ( effondo già vicino il Febbraio) erano moltiplicate Tempre più le malattie, le morti, e le deferzio-ni a tal fegno , che de’ marinari , baleitrieri, e gente d’arme, che dal principio dell* inverno riempivano tremaTei galee, appena ne rimaneva da fornirne dodici. e'eletto Pochi armati, e quefte fole dodi-Generaie ma^ eqviipaggiate galee furono tutte per h fe-le forze, con cui dovette rimanerfe-conda voi- ne alla folita ftazione di Pola il re-ftante deH’inverno continuando nella mala coftituzione di falute contratta nella Dalmazia , occupato a dar la concia di mano in mano ai legni fdruciti , con continuo fofpet-to di venire improvvifamente affali-, to fenz’aver modo di difenderti , e con 1’ afpro dolore di dover foffrire di veder avanzare di tratto in tratto fin verfo quel Tacque da Zara , e da Traù le fquadre Genove/I , predando i Veneti battimenti , e fac-cheggiando le terre fenza potervi por freno, fino a tanto, che , eifendofi fatti in Venezia nuovi appreftamen-ti per la feconda Campagna, all’apparire della nuova ihgione , gli fi
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fpedi finalmente numerofa flotta di galee. Undici erano guidate da Gia-copo Delfino Cavaliere, Tei lotto il comando di Bartolommeo Gradendo Nipote del Doge Contarini , ed altre cinque con Carlo Zeno , e fu nuovamente dal Maggior Coniglio eletto Capitan Generale . Con Lettere, ma più ancora con il concor-fo di quelli , e molti altri Nobili condottili a Pola a p&eftargli , chi per fermarli , e chi di pallaggio, la dovuta obbedienza, gli li recarono a notizia i particolari di più cofe , o dalle Lettere prudentemente taciuti, o dalla fama, benché in vicinità alterati, o ritardati dai venti auftrali, ma il più interelfante fra tutti , fu 1' avvenimento di quella fua nuova efaltazione . Imperocché faputofi , che Lucian Doria , prepollo in Genova per la feconda volta al comando dell’ armata , flava con ventidue galee per darli al mare , ragunatofi anche in Venezia il Maggior Conli-glio, ognuno s’ attendeva , che per la limilitudine , e della pubblica occorrenza , e delle private qualità , folfe al Pifani conferito lo ItelFo carico.