124 a ponente ; fece avvifar i Sopraco-xniti dell’altre , che flavano a Levante di ilar avvertiti , e pronti in ordine di battaglia al fegno dell’ attacco, che in breve avrebbero udito, e tutto in un tempo fece , allo fquillo della tromba ailalire l’armata, e la Città. Quanto ai nimici , vedendo/i da Luciano dii'pors’ i Veneti alla giornata , diftribuì le fue galee, parte alla imboccatura, e parte al ponte, per difender fe iteifo , e foccorrere infieme la fortezza ; il Bano ripartì il preiìdio nei poili più geloii, e principalmente tra il Torrione a capo il ponte , e la Baftia , che v’era in mezzo; ed incominciato l’affaito, e le difefe, fpingendo-iì le Venete galee all’ Oriente contro i Genoveil, e le truppe da terra affalendo il ponte all’ Occidente , e l’une, e l’altre furono bravamente dai difenfori incontrate , ficchè per qualche tempo flette dubbia, ed incerta la fortuna . Vettore ora in uno fchifo fi vedea a Levante ad animare le ciurme , ad occupare la bocca, ora fcefo in terra infiammava la foldatefca ad abbattere il ponte; 125 te; ma là eiTendoii voluti que’ So-pracomiti tirare troppo fotto il porto, qua combattendo i foldati alla fcoperta, e gii uni , e gli altri non poterono più a lungo reflftere, e incominciarono a volger le fpalle. Tentò il Pifani ogni via di rimetterli , e per qualche tempo anche li rat-tenne ; ma infeguiti poi dagli Un-gari, fi mifero in aperta fuga , correndo sbandati , e difperil a ricoverati! ai bordi delle galee , e fatto univerfale lo fcampo , fu coflretto fuonare araccolta, benché conofcef-fe che, fe foiferoflati forti, il vantaggio farebbe flato dalla fua parte. Imperocché rinnovata negli alloggiamenti la raffegna, non trovò tagliati a pezzi de’fuoi più che feicento , fra quali il Sopracomito Luca Valeref-fo, e feriti fettecento circa, mentre il Doria erafì ritirato pur effo per la gran flrage della fua gente , ed il Bano , più di mille feicento tra Ungari , e Schiavoni, avea Iafciati morti fui campo . Si conobbe ormai si lev* da per altro di non potere venir aTnu* capo dell’ imprefa fe non dentro grande fpazio di tempo, troppo ardua