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amminirtratore delle pubbliche forze, e conculcatore degli antichi , e più ferm’ iilituti , non abufava del favore, e del potere, per innalzarli fopra i fuoi pari, e dominarli . Altri voleano, che il acchetaife la plebe con doni, e promeife, e fi mantenere al Giuftiniano il comando . Ma facendoli tardi , intollerante il popolo dell’ indugio , levato , verfo fera, a maggior tumulto di prima , con le ciurme avanti , corfe dalla piazza al cortile del palazzo , falì furibondo le fcale , e con iilrepito , orrendo d’innumerabili voci , fi avventò alle porte della gran fala, dove fi verfava nell’ efporte dubbietà , e quelle furiofamente battendo , e percuotendo con fremito , ed ulula- / to d’ardite voci acclamanti „ Vet-„ tore, Vettore, Pifani , Pifani, “ inchinò quel Coniglio a propendere all’aifenfo ; tanto più , che in aggiunta al popolar fragore, fu intefa ’ anche dentro la Sala una voce , che non fi feppe donde ufciife, e s’ebbe per fovraumana, che , come rifpoiv deife al popolo, gridò forte: „ Ve€- * „ tor Pifani dover eifere il libera-
                              „ to-
       „ tore della patria , effendo egli il „ folo, che a tal bifogno conofca , ,, come fi portìin vincere gl’inimici.
      Si	combinò allora 1’ un volere con l’altro, il applaudì dentro , e fuori al nome del Pifani; e già nuli’altro potendoli fare, torto propofta la fua liberazione , fu a pieni fuffragj approvata , e fattone dare il legnale alla plebe fu indicato che le brame comuni farebbero tantofto foddisfat-te. Baftò quel folo a cangiar la furia in allegrezza, la quale, formato poi, e pubblicato il Decreto , fu sì grande, che per efprimermi a teno-
 Vre di quanto trovo fcritto nelle Cronache, parve ritornar in vitalaCit-|\tà, e d’ogni pericolo iicura . Tutto 41 popolo corfe dietro a i pubblici Mi-niftri fpediti a diflerrare al Pifani la prigione. M’arrecato a Vettore il Decreto, e dettogli che il Doge , e la •f ' Signoria lo ftavano attendendo, ricevè l’inafpettato annunzio con fermezza d’animo, e tranquillità di voi-JL Cf) , e diife , che 1’ ora era tarda , e •"(àie fe al governo non forte riufcito difcaro, farebbeii trattenuto quella notte ancora in prigione per fortir-N 3	ne