Vieti eletto Sopraco mito contro i Geno-veiì. x> nudrirono alcuni de’Nobili più potenti, la quale gli cagionò poi funeltif-iime conTeguenze. Ma eli’ era però bilanciata da cert* aura popolare da eiTo conciliata^ con la piacevolezza, e cortefia dei modi , la quale Tempre, o lo Toftenne, o lo rialzò. Per queflo , eifendo veduto dalla Città, e dai Configli dedito molto agli ilu-dj della militar diTciplina , al primo apparire di guerra, promofla dai Ge-novefi in Levante; conTeguì ben pretto di eiTere deflinato al comando di una galea in qualità di Sopracomito. Perchè eiTendo approdati al porto di Cafì’a alcuni Veneti mercadanti con Navi di Candia, Turono d’improvviTo aiTaliti, ed oppreffi dai Genove/i, eh’ erano già nel porto, e delle navi, e delle merci, che ivi ricchiflìmèavevano, Tpogliati. Perlocchè dalla Repubblica noitra eflendo ñata chiefta la re-ilituzione a quella di Genova, o pure il riTarcimento; e venendo dai Ge. noveii negati l’una, e l’altro, minacciata la guerra , Tu Vettore a primo tratto Tpedito Totto la direzione di Marco Michele Capitano, ed in compagnia di Giovanni Corraro, e di Mari- Marino, e Lodovico da Molin Sopra-comiti di altre galee alla tutela del golfo. Varie fcorfe fece quindi nei mari , quando le acque di Raguiì teifen-do, e quando quelle del Safino ; ed apprefe per tal modo la navigazione, ed il governo delle armate, non me-nocche il maneggio dell’ armi . Ma ciò, che foprattutto gli fu di fommo giovamento , fu il conofcere da vicino il più potente nimico, che aveife la patria , odiato già da lui fin da prim’anni non meno per avverfo iitin-to, che per educazione . Era quefto nimico la Repubblica di Genova , la qual’era piantata, per così dire fulla navigazione, e fui commercio, come la noftra, ed efercitava quello alle fcale medeiìme . Per il che già da molt anni contendeva ai Veneti l’ampiez-zade’ traffici , ed il primato con aitio incredibile nei tempi di pace ; e con acerrima crudeltà nelle guerre , che furono frequentici me. Ne la Repubblica Veneta all’incontro, che in terraferma non poffedeva allora , che Trevigi , ma largamente ftendeva in mare il dominio, aveva fofferto mai, che quell’ emula nazione le toglieife 1’ A 4 ap»