2y6 cano, fi diede quello pure allo Scampo, volgendoil a cercar ricovero full' armata. Querta, che nel tempo me-defimo , che in terra fi combattea , era alle mani con le galee d’Ambrogio Doria, che tendevano a dirtrug-gere l’innalzamento della baftia , fu fopramodo fconcertata dal difordinato concorfo delle truppe da terra quantunque foife riparata delle apportate Cocche, chelefacean parapetto, Vettore fece ogni sforzo per prefervare la bartia, che con gran magiftero, e prertezza , avea quaiì ridott’ al termine, ma finalmente forti alle ciurme Genovcfi d’attaccarvi il fuoco, ed arderla , facendo prigioni gl’ingegneri j e gli Artigiani, che vi lavoravano. Dalla banda de’ Veneziani la perdita confirtè in feicento tra annegati , ed uccifi , comprefi iniìeme i combattenti di fui lido , e delle gale , e totale farebbe flata la rotta, fe il Pifani vedendo, che gl’inimici in cacciando le nortre genti fuggitive , s’innoltravano perfino a metter piede fopr’alcune delle Venete galee, non ne averte fpinta una con gente fciel-ta a frapporti tra la riva, e l’armata. ta . Perchè quella galea con tiri incelanti di verrettoni dall’una parte, e dall’altra , i'eparò la pericolofa comunicazione dal lido ai legni, e fal-vando quefti dall’eiTer inveititi , fo-praggiunta la notte, coitrinfe i confederati a contentarti della riportata vittoria, e ritornarfene in Chioggia . Non ti fmarrì per altro il Pifani Seconda al tiniftro fucceifo , anzi confortando *?tta dei. il Principe nella continuazione dell’ fotetoCzlanl imprefa, lo fe giurare folennemente Chioggia. full’elfe della fpada, che non farebbe/! levato di Chioggia , fe non 1’ ave/Te riacquiftata , e mantenendo in ordinanza 1’ armata , fece introdurre un’altra Coccha in luogo dell’arfa , e gettatine i ferri in acqua , e calatene le vele, v’incominciò fopra una nuova ba/tia. Ne fu Pietro Doria avvertito, e tratto tratto, ch’ella ti andav’ alzando , veniva /limolato da fuoi a /turbarne il compimento , ma Pietro fuperbamente rifpondea, dicendo,, lafciate fare, che quello, che „ i Veneziani faranno in un giorno, 35 io disforoìlo in un’ora“. Si andava dunque intanto affrettandoli lavoro, ilandoti Vettore con Taddeo Giu/ti-S 3 nia-