più atto a follevar la patria del Pi-fani , il quale, fnidato dalle lagune l’inimico, non era lontano dal cac-ciarlo ancora dai proifimi Mari. inviti io Perchè guidata celeremente la Tua òmagiu/ fquadra fopra il porto di Zara, ein-prendc Se- vitato lo Spinola con tiri di bombardi t/^ii de, e verrettoni al conflitto, nèofan-Qmrnero. ¿o quel Comandante ufcirgli incontro , nè potendolo per quanti modi uCaffè > ridur al cimento ; il diè a {correre col grofTo della flotta , Taccheggiando, e incendiando quella coita , e mandò nello iteiTo tempo parte dell’ armata a Segna, di cui ne prefe il Borgo d’affatto , e lo mandò al iacco, ed alle fiamme. Ad un’ altro diilaccamento fece icorrer que’ porti, e vi predò vinti navigli carichi d.’armeggi, ed arfe con altre partite delle lue galee altre terre del Quarnero, facendo gran numero di prigioni , e prede di legni Schiavo-ni , con carichi di frumenti , fali , ed altre merci ; finché , fatto certo Attacca, e dell’andata ¿elle dodici galee in Pu-infeguifce,glia, fi direffe a quella parte, benché con Giunto a Redi luo^o tra BefHce> Ja febbre il , j- ir- • » Maruffo. ed il porto di Viene, in un ora fo- . 35i fola, che ivi nel viaggios intrattene, fuperò, e prefe più altri legni Schia-voni carichi di fale , ma fpedite poi le fue genti a far acqua, che affatto mancava, quella fol ora di ritardo de-cife poi della fua fortuna . Imperocché dai terrazzani di Vieile avvi-fato il Maruffo , che era alla tetta della flotta, del fuo arrivo a Redi , conofciuto/i Matteo inferiore di forze, levoffi frettolofamente di là per ifcanfarne l’incontro, e fece vela in alto mare . Ma non potè levarti così tacitamente , che Vettore non fe ne avvedeife, e non fotte a tempo di di-lponere prontamente le cofe all’ attacco, benché peri lunghi difagi, eie fatiche fofferte di fotto Chioggia , e per le nuove fazioni nelle acque di Zara, fopraggiunto da febbre, quefta aveiTelo accompagnato, ed afflitto per tutto quel viaggio , e tuttavia ne foffe abbattuto più che mai. Giacendo dunque per la fiacchezza delle membra nel letto , chiamò a fe Cattarino Corbaro , e gli ordinò che nonottante che 1’ ora foffe tarda, poneife fubito ad ordine, otto galee, e riilorate le ciurme, e le mi-