545 MDXXXI, FEBBRAIO. 54G fato domino Joan Jacomo et a tulli li fratelli, et lutti quelli li hanno servito de qui indietro et no-minandi per il prefallo domino Joan de Medici in termine di giorni 12 ampia et generale de lutti li loro excessi et delitti comessi, etiam che fossero tali che rizercassero speciale et individua men-lione, come saria crimen ìesae Maiestatìs, dimodoché non saranno vexati directe ncque indircele, nè se gli potrà procedere per alcuno iudi-tio et saranno residuili li loro beni a tulli, et il tulio sarà interinalo dal Senato di Sua Excellenlia. Che Sua Excellenlia deputarà commissari, quali in termine di mexi tre dapò la reslitulione farano executione, omni exceptione remota, conira li soi debitori et contra chi haverà auto cosa alcuna sua per quale causa sia. Et se gli saranno alcune in-trate deJa Camera, che ne li lempi inanti che fusse principiala la guerra non siano scosse, se gli concederà ogni execulione contra nel predillo termine di tre mexi, perchè Sua Excellenlia intende et vole sia pagato non obslanle alcuna cosa si potesse dire in contrario. Et la guerra se intenda principiata a calende di giugno 1531. Si concederà che le cose, terminale per il prefato domino Joan Jacobo o soi iudici per iustilia, mentre ha tenuto il paese, siano valide. Che li beni et proprielale da lui et fratelli comprati legillimamenle da li veri patroni li siano pagali o da Sua Excellenlia o da altri, in termine di 6 mexi dal dì di la reslitulione di le forteze. Che Sua Excellenlia et prelati commessari et oratori sguizari et grisoni, a nome ut supra con-cederano che’ì prelato domino Joan Jacobo possi andare liberamente el sicuro con tulli li soi iralelli servitori et fanti dove vorà, et se gli farà avere sal-vocondulo da Signori venetiani in bona el valida forma, el il prefato signor protonolario Carazolo et il signor conle Maximdiano Stampa lo acompagne-rauno sicuro, cioè che prima facendo compagina al prelato domino Joan Jacobo fuori dd loco di Lecho subito sia remesso et dato in potere de li prefati signori protonolario et conte Maximiliano a nome però di Sua Excellenlia, et poi hessendo coudulo esso domino Joan Jacobo sicuro el salvo fuori del Stalo, accompagnerano l’allro fratello, overo altra persona che sarà in Musso, restituito subito Musso, quelli resteranno si darà subito in mano de li prefati signori protonolario Carazolo et conte Maxi-miano per nome di Sua Excellenlia et de li prefali signori svizari et grisoni. Che Sua Excellenlia concederà che’l prelato do-/ Diarii di M. Sandto, — Tom• ZF. mino Joan Jacobo et soi ut supra che l’hanno servito, possino galder il suo, tanto stando nel Stado, quanto fuori, el non possino esser gravali loro nè soi beni fuori deli’ ordinario. Che Sua Excellenlia farà dar ad esso domino Joan Jacobo el soi fanti da viver per passaggio gratis nel Sialo de Sua Excellenlia, mentre che’l viaggio se continua.- Che ad rechiesta el preghi di Sua Excellenlia, il prefato signor protonotario Carazolo, animo suo proprio, et come ambassalor di la Cesarea Maestà et speciliter a cui è commesso di trattar l’accordo presente, prometterà el obbligherassi che Sua Excellenlia osservarà da vero principe inviolabilmente senza alcuna excetione le sopradilte tulle conditione, modi, capitoli el promissione. 11 simile farà il prefato signor conle Maximiliano, de ordine de Sua Excellenlia. E sopra ciò durano scritture autentiche di loro mano sottoscritte per fede. Che stali depositali li scuti IO milia sopradilli, date le caulione nel modo ut supra de li 25 milia restanti et consigliate in Yerzelli le fede de li prefali signori protonolario et conte, debbasi remetter et restituir le fortezze di Lecho el Musso et lutti li altri loci che tiene il prefuto domino Joan Jacobo, nel modo soprabito, in poter de li prefali signori protonolario et conte a nome ut supra, el il protonolario Medici fratello del prefalo domino Joan Jacobo statini se constituirá col mandato in poter di Sua Excellenlia, el sotto sua fede et delti prefati signori protonolario et conte, persino tanto che dal canto del dillo domino Joan Jacobo siano restituiti el remessi diti lochi et fortezze come di sopra, et hoc facto, sia poi in sua libertà. Item, si è convenuto fra esse parte che da li 16 del prefalo mexe di febraro inalili non se abbia ad far offesa né novità alcuna de qualsivoglia modo da 1’una et l’altra parte. Et perché non si pò così in un momento far il deposilo delli dilli sculi 10 mila, né prestar le caulione per li restanti, come di sopra, si è convenuto che per nove giorni da poi mediale seguenti che finirano a li 25 del presente mexe si debba far refrescamenlo al prefato domino Joan Jacobo el soi tanto di Lecho, quanto di Musso, rechiedendolo, et a l’ar-bilrio de li prefati signori protonolario Carazolo el vescovo di Verzelli per precio honesto, excct-luando però pane et vino. Et se l’accadesse che nel ditto termine non si potesse per il prefato signor duca dare compitamente le sopradilte cau-tioue, et che li bisognasse più tempo, come sareb* 85