317 MDXXXI, GENNAIO. 318 Da Yspruch, a li 27 Dccembre, scritte al signor duca di Mantoa. Noi non havemo allra nova qua, salvo che la Maestà Cesarea, partendo da Tornai a li 12 dii presente, ordinava venir a Bru-xelle a far Natale, et non fare ivi raagior dimora di uno o doi giorni, tanto che hozi el zorno de Santo Joanni continuasse suo camino verso Colonia ove intendea far la festa de la Epiphania in visita de li tre re, el poi se le cose de Dacia non lo ritardassero alquanto per componer quell doi re, uno el suo cugnato, el re Christerno, ad esser patrone miglior dii passato, el l’altro suo zio ad esser a-sollo dii administrato nel passato, et rimaner duca de Olsatia etc., venir subito alla volta di Germania a Ratisbona, al convento imperiale, onde sono li mandati renforzali, ad forieri, di far presto che li lozamenti siano in ordine, el cosi se spera che questa Maestà non partirà de quà fin al tempo di essa dieta, et così per tutto il mese di Januario, che Iratanto sa haverà quà la dieta di Austria, Carinlhia et Carniola, et che si haverà la resolutione del Ua-ehos tarano in questo anno novo hungari, et poi andaremo a Ratisbona. Da Milan, dii Baxadona orator, di primo Zener, ricevute a dì 7 ditto. Come scrissi el secretano dii Serenissimo re di romani si transferì a Vegevene dal signor duca, el beri ritornò qui et expedi una posta per Yspruch di quanto ha proposto a questo signor. Le proposition è siate che rclrovandosi de lì a Yspruch Joan Baptisla fratello dii castelan, tratava di far composilion con questo signor duca mediante la Soa Maestà, et lo ha exorlato a la pace et ussir di spexa, el il signor duca ha ringralialo molto Soa Maestà, dicendo non desidera altro che far cosa grata a 1’una eli’allra di esse Maestà, et hessendo conienti svizari et grisoni soi collegati la non mancherà de attender ad ogni conveniente parlido, restando però ruinalo Musso et Lecho consigliati prima a Soa Maestà, et da non esser mai più concesso ad esso Medegino nè alcuno di soi, et s’ offerisse a l’incontro dar queli lochi che Soa Maestà iudicherà. Questi superior zorui ditto castelan scrisse al conte Maximilian Stampa castelan in questo castello, pregandolo volesse intercieder col signor duca che soa excellentia fusse contenta di acetarlo per servitore el acquietarse con lui, et lo pregava a venir a Lecho, perchè lui haveria l’ho* nor di far lo acordo, et ditta lettera era scrita de sua man propria. Li ha risposto, che hessendo slà molle volle Iratato lo accordo et poi risolto in niente, con mala satisfaliou de molli altri, anzi con qual- che carico loro, però esso castelan devenisse a qualche particularilà ; el dito castelan per mezo di uno Zuan Antonio Tantio qual fo fato presoti quando fo rote le gente dii duca, el fidandosi de lui che li promisse ritorneria con la risposta, come el fece, hor ha scrito per el dito le seconde lelere, qual è sta liumanissime, dimostrando prima non esser sta suo servitore, et havendo occupa questi lochi in tempo che soa excellenlia non li havea nè havia in essi autorità alcuna, el haver impedito che altri non li occupi, et acelandolo per servitore non lo haverà exoso ma lo amerà grandemente, et volendo pro-meterli Mus cl Lecho sarà contento de asecurarlo do una bona et sincera servitù stando sempre con la persona apresso soa excellenlia, et non volendo, questo li cederia Mus et Lecho, con questo li desse a l’incontro qualche loco conveniente ; si questo non li pareva si offeriva lassarli acelar mirata o tanta stimma de danari che fosse condecente. Et niun voi el castelan usi questi traili. È sla ordinala dal signor la risposta se fazi che a l’ultima parte la excellentia dii duca asenliria, però dechiarissa la quantità de danari eli’ el voria. Et è torna al prefato castelan ditto Zuan Balista con el qual è ilo Hiro-nimo Marinotio con comission il tulio prima comunichi con svizari et grisoni, sono alorno Mus, i quali asenlendo se fazi tal risposta, se conferissa al predilo castelan, aliter la ditta risposta sia riniandà indrio, nè questo illustrissimo signor voi far cosa alcuna senza el conseio suo. Da poi dito Zuan Balista suo fralelo otlene dal re di romani de mandar uno secrelario qui, et ha olenulo da li 5 Cantoni che li 8 Cantoni liabino ad aldirlo, el promesse farli dar salvo condulto. Si tien babbi a seguir qualche acordo. Le artellarie, erano in castello in questa cilà pezi numero 30 di la Cesarea Maestà, è stale Irate fuora, et di brieve sarano aviate in reame per aqua ; le gente spagnolo alozate in Cremonese fanno molti danni, vivono molto licenliosamente; si aspetta la risposta di quanlo è sta scritto a la Cesarea Maestà. Da Crema, di sier Antonio Badoer podestà et capitanio di 3 Zener, irne 16, recevute a dì 7 ditto. In questa borra è venuto qui uno Guidaiuolo Rosso, dice esser locotenente in Cremonese dii Cardinal di Ravena, qual heri parli da Cremona. Dice li cavalli et fanlaria spagnola sono alozati nel territorio ditto di Cremonese, di quelli erano a Casal mazor et suo contorno alozati, alcuni cavalli a la volta de Oio a la capella di Pizinardi, a la Piove di Trazagni, Aslri di Mariani, et che Dominica passala a dì ultimo dii passalo, zcrca 100 cavalli fra