83 MDXXXI, OTTOBRE. 84 non mirar in disturbi come fo zà dui anni che fono retenule. À dillo esso missier Alvise che non se porà chargar una galla de li perchè non sono specie, el la caravana non sera lì in Alexandria per tulio oc-tubrio, et se vorano aspelarli couvenirano pagar a contadi li zenzeri a 55 el 60 cl canter, et li peveri 180, el cussi valleno adesso, et le altre cosse tulle sono per montar. Et lì al presente se atrova una barza.di Pranza, la qual leverà bona parte de spe-cir>, el le ha fate asender in precio. Cercha de navilii, alla zornala se ne retien per causa di chargar de legnami per l’armala, qual prepara el Signor turco per la impresa de Portogaio, el dili legnami vanno a luor in Satelia cl li portano in Alexandria el Moro captiamo dii Signor turcho con galie 4, computata la sua. Et veleno che sorseno lì in Alexandria da zercha velie 100, qualle erano carge de legnami et ballote el remi per lo elicilo predillo. Azonze che lui lien per certo che le nave de venetiani, che se alrovano de lì, serano reteuute per ditto effetto. Item, disse che la nave di missier Carlo Morexini procurator, patron Vicenzo da la Man, la nolle di San Rocho, che fo a dì 17 dii passato, rompete in Alexandria in porlo vechio, et veniva da Constan-linopoli con legname per Io effelto predillo, el parie vien schargato in Alexandria el parte a Bichie-ri, lontano di Alexandria da zercha miglia 18, et de li dicono che dillo legname seranno per li gam-beli portati a un certo loco, che seranno da zornate 7 in 8. In Alexandria zonse dui gaiioni grossi chargi de schiavi de Barbaria. Et altro non saver. Exemplum. Die 6 settembris 1531, mercurii die, hora tertia dici. Ronza Bua da la Catuna di Scotigni distretto dì Coranto, venuto in questo giorno da Argo, referisse qualiter beri Balli agà da Coranto, qual se ritrova li ad Argo, ha havulo teiere per ulachi a posla, si dal signor Caslam bei sanzacho di la Morea, come dal sindicho di la felice Porla, et etiam da uno suo fratello di esso Balli agà che si ritrovano in li contorni di Coron et Modon, qualiter heri quarto giorno, a dui bore de dì, se apresenlorno a la cillà de Modon 3 navilii, quali, havendo fento esser amici, da quelli de Modon hebeno pralicha, et inlrali in la cita preseno le porle el cominzorno a tagliar a pezi (1) li» carta 37* 4 bianca li turchi, talché cum gran falicha lo agà cum alchuni turchi si salvorno in la torre de San Nicholò, qual si manleniva per il serenissimo Gran Signor, el che poi appnrseno da 30 velie, quello de le qual sequile non sa altramente. Et che il magnifico soprascritto sanzacho di la Morea era in quelli contorni et faceva preparalione et condunalione grande spazando ulachi per tutta la Morea et fuora. In tal..... Die dieta, hora 10 dici. Sier Francesco Tholoili neapolilano el merca-dante, qual ozi malina se parli dal Tripolita, refe-risse che da heri in qua in quel luogo et per tulle queste parli di Morea che 1’ ha cavalchalto, tulli li turchi et ogni altro subdilto lurchesco sono sotto sopra, et li timarali et tuli quelli che puoleno portar arme tuli andavano a la volla de Modon, per esser venuto nova heri lì altro poliza come Modon è slà prexo da 3 barche et 7* galie, et che le barche an-dorno là sotto velame de mercadanli a vender la-olle, et ne faceva bon mercatlo, et liaveva la pra-ticha di la terra, portorno presenti a l’agà et ro-borno essa terra, tagliando a pezi li turchi. Et le galie erano ascoxe de lì via ; le nave Ireteno certe artelarie et veneno lì a Modon anche esse galie da poi prexa la terra. Se dice che la torre di S. Nicolò si altien anchora, alchuni dice di no, non si puoi intender la verità. Si dice anche che l’agà di Modon è scampato ad Andrusso, ferito a morte. Si dice eh’ el flambular ha chavalcatlo a quelle bande et ha fatto spazar ulachi per tulta la Morea et fuora, avi-sando di questo. Die Jovis, 7 seiemhris, hora una diei, 1531. Salamon ebreo, habita a Napoli, venuto in questa bora da Argos, referisse come questa notte passatta, per uno christian venuto da Modon, ha intexo lì ad Argos come 3 galie de christiani, che non se sa di che nation, sono andati lì a Modon sotto specie di amicilia, et intrati in la terra l’hanno presa, ma li turchi se hanno retiralo in la lorre di San Nicolò, et in la forleza che hanno fato da novo che chiamano il Castello, et quela mantegnivano per lo excellentissimo Gran signor Gran turcho. El che quando quele galiere prexeno la terra, treteno una artelaria, et veneno de lì altri navilii, barce et galiere, et quelli turchi de la torre tirarono de le artelarie, et essi navilii se tirarono