559 MDXXXII, MARZO. 560 Di Augusta di sier Marco Antonio Contarini va orator a Yimperator, di 13 fevrer. Come, per uno suo amico venuto de Ysprucli è zorni 8, ha ¡illeso il Serenissimo re di Romani aver destinati do oratori al Signor tnrco, quali uno è ¡1 suo vicescalco generai, qual è stato per Sua Maestà etiam orator in Constantinopoli, et domino Lunardo Nogarola, et si doveano partir di brieve con presenti et di gran valuta. Zonto sarò con questa Maestà spero intender da lei qual cosa di questo per l’amicitia contrata con quella. Scrive esser ditto de lì che la Cesarea Maestà, andando a la caza, il cavallo li cascò et si le mal a una gamba, lo aspetto giongi Pellegrin corier per saper la via la quella Maestà per andar a Ratisbona et io continuerò il mio viaggio. Et za zorni 30 sempre è stà cattivo tempo e ha nevegaio, e la neve é mezzo passo alla. Da Milan di sier Zuan Baxadonna el dottor orator, di 25 fevrer. Come scrisse a dì 19 il castelan di Musnon aver voluto sottoscriver a li capitoli, et il vescovo di Verzelli, qual pratica l’accordo, andò a Mus el è ritornalo, referisse ditto castellai) esser devenulo a la ratifìcatione di capitoli et si attenderà a la executione. Di Roma sono lettere di 15, che il di avanti il marchese dii Guasto era partilo de lì per venir verso il campo suo, el haveva exeguito quanto teneva in commissione da la Cesarea Maestà zerca il levar de li alogiamenli del cremonese. Di Pranza nè di sguizari nulla si ha. Questo signor illustrissimo riugratia la Signoria del salvocondulo mandato per ditto castellali di Mus. In questa mattina in le do Quaranlie per il Nani continuò a parlar domino Alvise da Noal doltor. Gionse ozi, venuto per disarmar, sier Jacomo d’Armerqu. sier Alvise, slato soracomito fuora, havendo ozi hauto per il Collegio liceutia di venir per i zorni con la sua galìa che è in Istria. Et ba-lotà do volte, ave la prima li, 1*2, 0, poi 15, 9, 0. Consiglio del signor duca de Urbino capita- ■ no generai nostro serca defendersi dal Turco. Dico, che il modo del defendersi el farsi allo alla offesa nelle cose del Turco, sarebbe considerando quella parte de Italia haver uno exercito di conveniente numero in campagna, che la summa di esso consistesse nelle fantarie, tra quali vi si vorrebbe una banda de lanzi ben ordinata, accompagnala da una banda de italiani, et un’ altra de spa- gnoli per servirsene secondo i bisogni, essendoché diversamente si possino operar le suditte natione et in diversi modi si fanno combattere, et sarebbe necessario guardare alcuni luoghi, ma non molli. Dico non molli, per non disminuiré la forza della campagna, sopra la quale necessario devesi far fundamento, li qual luogi da guardarsi debbono essere de principali et de sorte che possano servire a le villualie, che siino in qualche luogo o de passo o de altro, et luogi che possano essere soccorsi el mantenuti a un bisogno da lo exercito che si troverà alla campagna ; non devesi in questa parte far fundamento de guardare ogni luogetlo, per la causa dilla et perchè anche non polendo esser soccorso et mantenuto con il favore de lo exercilo, olirà la perdita che pare de la forza, vi si perde della ripu-tatione. Ben dico che potria occorrere molle volle che si piglierà di difendere un luogetlo, ma solo per fare interlenire lo nemico un giorno o doi, il qual luogelto ancora che si perda, facendo guadagnare quelli doi o Ire giorni, dove lo inimico si miratene fa spesse volte questa perdita de cosi poco numero de genie poste a difesa di quel luogelto guadagnare o soccorso di gente o de vitluarie o de un sito in campagna, che in ogni caso aiuta assai. È ben necessario che facendosi in quel caso lai difesa de un tal luogelto, farla de modo che appara a lo exercito cristiano che si fazia per un simil guadagno, et non perchè ivi si fazia fundamento grande, aziò dietro a quella perdita non seguisse lo invilire di lo exercito cristiano ; et devesi considerare che maggior vantaggio se trova combattendo con la forza del Turco nel sito de Italia, che in altro luogo, perchè el fundamento del Turco tutto è in cavallaria, il sito de Italia per il generale essendo come egli è montuoso in parte pieno de arbori, de fossi, de fiumi, tutto è gran vantaggio a lo exercilo cristiano ; il qual consistendo come fa nella forza della fanlaria è molto allo guadagnarsi un sito et fare una fronte sicura al Turco, che sempre li farà et fronte et difesa el offesa. Né devesi fundare che l’armala del Turco non possi nè voglia intra re dove più li piacerà in terra in qual luogo li parerà, perchè è evidente che in petto di l’armata che si trova in mare è discendere dove più li piacerà, ne exercito aleuno che si trovi per cristiani potrà mai essere tanto a tempo in luogo dove smonterà che li impediscili el disegno suo. 11 difendere il stato de lerraferma de li illustrissimi signori Veneliani alla guerra del Turco, se mai accadesse, che non si crede che accada, et che