515 MDXXXt, FEBBRAIO. 516 impresledo fu obllgado, et per il resto el dia haver el datio di le sede di Vicenza ut in parte. Fu presa. Fu posto,1 per li Savi, et nota non era nè sier Luca Trun, nè sier Jacomo Soranzo procurator, et sier Francesco Donado el cavalier non si poteva impazar per esser cugnado, et andò fuora poi feto una fede di rasonati : che tuli li capi di cavali lizieri hanno (anse di cavali, el però messeno. che a domino Tomaxo de Costanza, capo di cavali lizieri, qual ha sohm ducali 200 di provision, li siano date taxe per cavali 10 el la sua siala. Andò do volte, et fu preso di no. Ave : 8 non sincere, 75 di no, 73 di la porle. Poi : 7 non sincere, 62 di Savi, 87 di no ; et fu preso di no. Fu lelo una suplication di Baldissera Trivixan fo di Galeazo qu. sier Zorzi el cavalier, qu. sier Baldissera, qual ha servilo in Cipro, cargo di fameia, per la parie nova non poi più star, però sia mandato capo di squadra con il Perduzi va adesso a la custodia di Famajjosta eie., ut in parte; el fo intrigata, sichè non fu posta et andò a monte. Fu posto, per sier Lunardo Emo el consier, una parte di serar il lotho per luto questo mese, con poter meler certi bollelini ut in partei il resto di * bolelini per conto di la Signoria nostra, con poter poner bolelini sì nel grando, come nel lolho picolo dii prò di Monte vechio, San Polo Selembrio 1482, Monte di Sussidio, Marzo et Selembrio 1532, Monte .Novissimo Selembrio, 1531, Monte Nuovo Castello et San Marco, eh’ è la rata sesta et seiima rala de l’impresiedo di Gran Conseio. Item la imbotadura dii 1532 et il prò di Monte nuovo, Marzo 1514, ut in parte. Et li Savi fono lezer cerla serilura produla per li frali di San Zorzi Mazor, che dicono si rafcle al lotho una loro caxa, la qual dii 9 .... li fu concessa per missier Tribun Memo doxe a uno Zuan' Morexini monaco, come appar in Libro Pactorum a carte 51. Unde ii Savi tuli, excelo sier Toma Mocenigo, volseno la parte di 1’ Emo, con questa condition, che atenlo diti frati pretendono la caxa posta al lolho sia sua, che, poi expedito il caso si Irata, si venga a questo Conseio con li avocali fiscali et di frati, et quelo sarà terminato in questo Conseio sia iuapellabile, con questo, chi haverà al lolho la caxa, hessendo conossuta quela esser di S. Zorzi habi ducati 3000, el 1000 al sai, con questo li frati possi apresentir, dando fra termine di do mexi, li ducali 4000, et haver loro la caxa, ut in parte. Et sier Toma Mocenigo savio dii Conseio voi Je parte soprascrite, ina voi sia comesso la causa a li officiali a le Raxon vechie, qual aldìle le parte, fazeno senlenlia, et le apelation vadino poi a le Qua-rantie, ut in parte. Et sier Lunardo Emo el consier parloe conira i frali, dicendo la caxa è di la Signoria, et fè lezer lo instromento di missier Tribun Memo doxe, qual dice li Molinari varili il so palàzo, vìdelicet quesla caxa. Item, tre deposilion, una di Alvise Sabadin secretano, una di Aguslin inzegner, massaro di la canzelaria era a le Raxon Vechie, et una di Alexan-dro Frizier, la qual caxa fo fabricà hessendo a le Raxon Vechie sier Orio Venicr eie., et sempre oratori hanno alozà li. Et poi parlò sier Tomà Mozenigo, dicendo si voi aldir li frali, et per la sua oppinion. Andò le parte : 16 non sincere, 0 di no, 42 di 1’ Emo, et queste va zoso, 46 dii Mozenigo, 52 di Savi. Iterum balo-tade: 21 non sincere, 53 di Savi, 79 dii Mozenigo. El quesla fu presa. Noto. In questa malina, l’orator cesareo venulo in Collegio disse : Serenissime Princeps purché la Signoria Vostra non fazi nova liga col Turp§ et venendo fuori con arrnada non li date li voslri porti, saremo satisfalli Et a questo niun dii Collegio, nè il Serenissimo li rispose. In questa malina, in le do Quarantie, per il caso dii Nani, parlò domino Francesco Fileto dolor, suo avocalo. A dì 20 fevrer 1531. Da poi lelo le letere 251 publice, con gran credenza fo lele per Zuan Jacomo Caroldo secretarlo dii Conseio di X alcune lettere scrite a li Capi di X, da Constantinopoli, di sier Piero Zen orator et vicebailo, di 30 di-cembrio. Come era stato col reverendo Grifi, qual è venuto a caxa a trovarlo, dicendo esser venuto qui uno messo dii re Zuane, et volendo lui oralor saper chi era, disse non esser dii re Zuane, ma di uno baron da Buda. Poi disse che la dieia de l’im-perador si feva a Spira, et che molti signori di la Germania hanno mandalo a dir sarà con il re Zuan, et diio reverendo Grilli partirà fin zorni 8, over 9, aspeta solamente la expedilion di comandamenti. Et li disse haver dimandato a Imbraim se il re di Romani facesse campo se’1 dia inlrar in Buda, rispose di no, et lui replicò volemo abandonarla, disse sarè sovenuti, et vui che sarè sul falò ve governare come vederè andar le cose. Et parlando Imbraim disse, per questa armada che farà et fa el Signor, che sarà in ordine per tulo Aprii, la Signoria di Venezia farà 1* armada ? Et lui Grili li rispose : La Signoria sempre ha fuora 25 galìe, poi ha il