52.*) MDXXXi, FEBBRAIO 524 canal di Viscardo haver tolto a uno lurco et a uno iudeo robe per ducati 12 milia, le qual è ben in ordine de molti scapoli et tenderlo In Levante. Heri, ppr la nave di Zuan di Stefani, ricevete lelere di !6 Selembre mandi le galle candiole a disarmar, quele due di Cipro, Armerà et Barbara, unric subito fè la zerca a Zuan Glivani et domino Bernardin Polani et le llcentiò ; le altre due candiole, domino Zuan Salamon et Francesco fradelo, di la guardia di Caomalio, senza llcenlia parlino et an-dono verso Can lia. Scrive, di biscoli è bon far uno babbi il, cargo. A Napoli, a di 3, si haveva moza uno al ducato venelian, formenll, che è stara due nostri, bonissimi formenti, è bon farne far de lì. Scrive le galie dii Doria è siate qui al Zante, et ha fato bona compagnia a navili nostri. Ha scrito al capitanìo dii galion vadi asecurar le galìe di Alexandria. 234 j)n Corfù, dì sicr Zuan Alvise Soranzo bailo c capitanio et Consieri, di 12 zener 1531, ricevute a dì 22 fevrer. È capitalo de qui alcuni navili, et dai patroni ne è stato referito quanto scrisseno per le altre sue, et più, et hanno scrito al capitanio dii galion nostro è a la Zefalonia, etiam a li sanzuchi di li Janina et Valona zerca queste do galìe di Monaco. De qui si atrova el schieruzo di Marco Xila, el qual cargoe a Patras molti zudei con mercadautie di gran valuta. 11 qual, intesa questa nova, si sono molto risentiti et sopraseduti a la partita sua de qui. Queste do galìe, zioè la Sanuda è senza governo, et la Contarina è qui, ma non hanno bi-scoto per 15 giorni; che dila galla Sanuda man-deria accompagnar dito schierezo fino a la Valoua, et hanno tolto per pagarli moza 50 di formenti a aspri 50 el rnozo; zonli sarano danari de lì tora-no de li gropi per pagarli. Il soracomilo Sanudo (l et soi nobeli et altri sono ancora in le man di albanesi, dubitemo si bavera gran dificullà a liberarli et con bona suinma de danari. Item, mandano tre deposìtion, con li avisì soprascritti, a di 12 ditto. Nicolò di Andrea Barbato, partì za 26 zorni da Lepanto, referisse che fama publica v’ era in quel loco, che in Gonstantinopoli si fova grandissimo apparato di P armata, et fino al partir suo di Lepanto era venuti ulachi Con el secondo comandamento che spachi stessono preparati, et con gran furia se scodevano i danari dii qarazo, el su- bito se mandavano a Constantinopoli. Dice, a di 6 dii presente zonse a Soebi su P ixola di la Zefalonia, dovè lui con sei altri navilii per fortuna erano capitali lì, vene una galia solil, che per quanto P ha possuto intender soli da Monaco, patron uno. Benelo Comelino, et la galìa disse esser di missier Jacoroo de Grimaldo, et la sua conserva chi dicevano esser la capitana, per fortuna si era smarita. Fu chiamato esso patron et altri merca-dariti, d havendo inteso da logo di certo schiavo rii uno turco che loro haveano scosso, volse tuorlo, dal qual havendo inteso che ’1 dito turco aveva sopra dito navilio mercadanlia, volse quela tuor et vene al navilio, et trasse coli due di seda, una tavola di zambeloli, due baie dì tapedi, una da feltroni, selle sachi di cera. Dice la dila galia esser armata luta de liomeni de bona voia, et haver da 150 et più combatenti, con 8 pezi grandi di arte-laria di bronzo, et di soto esser carga di munition. Fato questo, subito se adrlzò a la volta dii Zante con vento prospero. Referisse ancora el dito, che* hessendo a Lepanto, ogni zorno passava gran quantità de cavali con monilion, schiopi et arebibusi, quali passavano a la volta di Modon. Nicolò Alemano patron di navilio, vien di P»' tras cargo di formenti, dii qual partì hozi zorni 15, referisse che lì si diceva che’l Signor lurco preparava armala et che a Tine et Negroponte si faceva biscoli. Et questo ha sentito a Stiri, el che tuli i spachi doveva andar a la Porla, et che ogni zorno vien in quel paese ulachi, et oltre il solilo carazo i scuodo 'per lesta aspri 30, come lui ha inteso. Et venendo dal dito loco, arrivato a Viscardo su l'ixola de la Zefalonia, mò sono zorni 5, li arrivò una galìa soli!, che si diceva esser da Monaco, molto ben in ordine, dove erano altri 6 navili sorti ; et havendo inteso el patron di essa galìa che sopra il navilio patron Nicolò de Andrea Barbate era uno mercadanle turco, non potendo haver in le mano dito turco perchè el se ascose, prese uno schiavo el questo menò via con la roba, et andò a la volta ut supra. Venuto a la presenza dii magnifico bailo d£ 254* Corfù Marin Maligna de Modon, habita al Zante, disse venir de Cicilia con una nave syracusana, la quale per fortuna sorse a Ragusi, et lì è montato sopra el navilio di Balista so fradelo di la Zefalonia, il qual heri zonse qui a Corfù. Referisse che za due mexi partì de Cicilia, et che zorni 15 avanti la sua partita si ritrovava a Malta per riscalar alcuni turchi schia-vi, jnlrò lui Marin ili una nave