133 UDXXX1, NOVEMBRE. 134 in Pregadi a di ..... et baiolà in Colegio per l'autorità aula, per la qual è sta concesso che una isola, chiamala . . . , la qual sempre è siala in uso di zenthilomeni et non altri, e anche hanno alozato strai ioli, è sta concesso edam a li populari, cosa conira i Ihoro privilegii concessoli quando Calharo vene sotto la Signoria nostra, che fo dii .... , per ¡1 che richiedeno la revochaliou di ditte letere; fo comesso a li Savii li aidiseno. in questo Pregadi, fo lelo letere di sier Ale-xandro Bondimier, capitanio di le fuste, la prima data............. Da poi sier Lodovico Falier el cavalier andò in renga, et stette tre horre, con parlar basso et mal proferiva, pur disse belle cose sì di Ingalterra come di Fiandra, di la corte di l’imperador e di la corte dii re di Romani, di Olmo e altre cita lulheriane. Disse esser stato Cuora mexi 37 Vs, e come, nel suo parlir, il re li mandò a donar una cadena, bella di fatura, ma di valuta di 1’ oro zercha ducali 600. Laudò Hironimo Moriani stalo suo secretano eie. Venuto zoso, il Serenissimo lo laudoe, et dicendo : « si metterà che per le vostre fatiche vi sia dona la cadena », esso sier Lodovico si levò suso, dicendo non voler si metti tal parte. Et fece ben, perchè non saria sta presa, sicome non fu presa quella di sier Sebaslian Justinian el cavalier, stalo in Franza. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e tutti i Savii di Colegio, una parte, zercha le galìe di Fiandra, videlicet che, aleute le lettere dii capitanio di le dille galìe, lede a questo Conseio, che, non essendo perlongà la muda, non si potrà aver lane, et in conzar le galìe si stura 3 mexi, pertanto sia preso che, in caso dito capitanio non habbi da l’ora-tor nostro è in Anglia aviso aver olenulo da quel serenissimo re licenlia di poter comprar lane et di quele poter carichar le galìe, sia perlongà la muda per luto zener proximo, et, non polendo, sia perlongà a dì 15 marzo 1532. Item, ch’el nollo over >/2 nollo di le line, si condurano per terra, e altre mercadanlie. che fo ublìgà a ditte galìe, se intendi solo per uno anno, con altre clausule. Et il capila-nio, non havendo danari per interzar le galìe e altro, possi catarlo, ut in parte. Ave : 143, 5, 2. 60* Fu posto, per li Savii ai Ordeni, aleuto sier Am-bruoxo Coniarmi, patron di la fusta, venisse in questa terra, mandalo da li reclori di Zara, et la fusta è sia conzà in 1’ Arsenal, pertanto sia preso che la ditta fusta di novo sia armala el dito patron vadi suso a obedientia dii capitanio di le fuste. Et sier Piero Mozenigo, savio a Terraferma, messe eh’ el primo Gran Conseio sia fato per 4 man di eletion et scurlinio uno Capitanio al Golfo, et habbi una altra galìa solto de si, sier Ambruoso Contarmi disarmi, sier Alexandro Bondimier edam. Et in la oppinion di Savii ai Ordeni introe 3 Savii dii Conseio, videlicet sier Marco Dandolo dolor el cavalier, sier Alvisa Gradenigo, sier Piero Landò, el savio, a Terraferma sier Toma Donado. Fo 107 questa ; Mozenigo, 45, 6, 7. In questo zorno fo sepulta la signora di Sangua-nè, che erra bellissima in cadeletlo moria, et tutta la terra corse questa matina e fin la fo levata di chiesia a vederla, el donne, sì che quando la fo porta per terra da Santo Anzolo fino ai Frari tulle le strade erano piene, vestita di pizochera di S. Francesco, con il capitolo di la conlrà, 3 congregalion, capitolo di Castello e di San Marco, 16 iesuati con (orzi di lire 8 per uno in mano, el pizochere da 70 in suso. E ai Frari nel capitolo fu posta in una cassa di larese col deposito suso ; e di la sua atroce morte tutti parlava. A dì 12, domenega, la matina. Non fu alcuna letera. Veneno in Colegio li Procuratori de citra, zoè sier Lnca Trun, sier Andrea Justinian, sier Lorenzo Zustignan, sier Hironimo Zen, sier Marco da Molin, sier Vicenzo Grimani, sier Francesco Moce-nigo, sier Andrea Gusoni, sier Antonio Mozenigo, et etiam sier Antonio di Prioli, manchava solamente sier Gasparo da Molin che sono in villa, et il Trini parloe dicendo aver inteso che Alvise Zanthani suo gaslaldo è stà relenuto per lo excelenlissimo Conseio di X, et che ozi si voi meler a Gran Conseio una parte zercha la soa Procuralia, et saria bon la ve-deseno, perchè non si poi meter parte a Gran Conseio, se li Procuratori non sono presenti, di cose aspelante a la loro Procuralia. Et sier Antonio di Prioli disse, è ben honesto i vedano il tutto. E il Serenissimo disse, per ozi non si melerà nulla, fino la prima Domenega, et in questo rnezo fosseno insieme e vedesseno le raxon di la soa Procurata, e che non si haveria posto parie, senza fal li inlravenir, in Gran Conseio. E il Trun disse, dii 1529 feno una terminalion, luor un rasonalo e far, con do Procuratori vedi le raxon di le comcssarie ; fono electi sier Lorenzo Justinian e sier Francesco Mozenigo, i qualli non hanno fatto nulla. Poi il Molin dise che l’avea auto quelli danari impresiedo da lui, e datoli fili, $\ afilava ducali 150, per ducati 136, e li havea dà il filo di anni 10 avanti Irato: 11 Zen disse che l’avia voluto dal Zantani