165 MDXXXl, NOVEMBRE. 166 Iterimi questi Procuratori fo balotadi. Sier Polo Capelo el cavalier, qu. sier Velor......... Sier Hironimo Justinian, qu. sier Antonio ......... Sier Lorenzo Pasqualigo, qu. sier Filippo ......... f Sier Carlo Mommi, qu. sier Balista Sier Domenego Trivixan el cavalier, qu. sier Zacaria..... Sier Piero Marzelo, qu. sier Alvixe . Fu posto, per li Consieri e Cai di XL : Haven-dose consumpto il tempo in ballolar li Procuratori et provar le voce che restavano da beri, è impossibile di provar etiam queste di ozi, in le qual è conveniente per equalilà servar il medemo che è sta fatto in quello ; perhò 1’ anderà parte che le voce, qual resterano a provarse, per 1’ hora tarda siano differite sì che si possino provar nel primo Mazor Conseio. Ave : 843, 343, 1. Fu posto, per li Consieri, eh’ el sia concesso, che sier Domenego Diedo, rimasto conte a Grado, et è fuora di la terra, e suo fradello voi acetar per lui, eh’ el possi acetar, non obstante parte in contrario. La qual vuol i cinque sexti Et io mormo-ralion nel Conseio, et non fu mandata. 74 1531. Die 19 novembris. In Maiori Consilio. Serenissimus Princeps. Ser Paulus Nanus, Ser Nicolaus Bernardus, Ser Leonardus Hemus, Ser Pandulfus Maurocenus, Consiliarii. Ser Antonius Viarus, Ser Zacarias Bondimerius, Ser Jacobus Marinus, Capita de Quadraginta. Essendo slà per deliberation dii Conseio nostro di X retenuto Alvise Zantani, gaslaldo de la Procu-ratia de cifra, per impulalion di haver converlito in suo uso bona summa de danari, sicome questo Conseio ha inteso da la relation dii nobil homo sier Antonio di Prioli procuralor, il qual de ordine di altri Procuratori soi collegi ha veduto li conti et usala summa diligenza nel trovar quanto l’ha exposto, sichè l’è degno de grandissima laude, et ha-vendo poi il dillo Conseglio di X remesso a questo Conseio che l’habi a dar forma alla expedilion di questo caso, perchè l’è cusì grave et de lai qualità che per debito de la justitia convien el sii expedito al tutto con el modo qual se^ie et come rizerclia la tanta soa imporlantia, perhò l’anderà parte che, per autorità di questo Conseio, sia deliberalo che, per questo caso et dependenli da esso, eleger se debano in questo Conseio uno di Procuratori di la chiesia de San Marco, uno di la Procu'-alia dccitra et uno di la Procurala de ultra, i quali Ire Procuratori che sarano electi, et etiam li Avogadori de Comun, over tulti uniti over separali, et cadaun di loro cum (ulta i’autorilà de diti Avogadori consueta, servatis servandis, debbano nel caso predito et dependenli da esso proceder el expedirli cum el Colegio solilo di Avogadori, se l’acaderà. et poi cum li Conseglii nostri, sicome li parerà convenir per justitia, dechiarando che li ditti Avogadori de Comun non se possino pagar ’de le pene se prima non sarà slà posto in la Procuralia de citra integramente tulio quello che li convenli havesseno inlacalo spelante a dilla Procuralia, nè per questo se intenda esser derogato alla parte presa in questo Conseio a dì 14 dezembre 1522. De parte 936 Ser Sébastianus Justinianus, Ser Hironimus Pisaurus, Cons,iliarii. Voleno eh’ el si debbi star su la presa parte dii 1522 a di 14 dezembre, e che li do Procuratori per Procuralia, che si doveano elezer per Pregadi, si elezino per questo Conseio, videlicet per questo caso, 2 di la Procuralia di San Marco, i qual debbano intrar in questo caso di Alvise Zanlani inmediate, et etiam li Avogadori di Comun, non pos-sendo li Avogadori pagarsi di le pene se prima non serà posto in la Procuralia de citra quel sarà slà intaccato, ut in parte. De parte 311 De non 254 Non sincere 83 368. 848 525. 667 654. 555 751. 421 475. 714 393. 983