é 238' 400 MDXXX1, Dapoi fo letto per Nicolò Seguitino secretano lettere di sier Nicolò Tiepolo el dottor, orator nostro da Brusellcs, di 18 ¡tener, scritte a li Capi di X. Come hozi 4 zorni il reverendissimo Campezo ave ledere di Roma dii papa, di quello avia dillo domino Marco Grimani patriarca di Aquileia di le preparalion fa il Turco da mar e da terra et contra la cristianità. Etiam lui ora-tor ave le nostre dì 11 dezembrio con ì avisi da Conslantinopoli, et par il papa scrivi la Signoria ha raxon non mostrarsi contra il Turco, ma vedendo armada di la Christianità, farà etiam lei come sempre ha fatto da christiana, però exorli Cesare a scriver a la Signorìa ; el havendo exposto a Pimperador a farle provision, Soa Maestà rispose, che lui e il fratello voi far dal canto suo ogni cosa etc. Nola. La lettera dell’ imperador, dì 28 zencr da Cologna, scritta a la Signoria è quasi di credenza, una bella lettera, ma la instrulion et scrittura a 1’ orator suo è più bella. Fu posto, per li Savi d’accordo, farli risposla, dandoli la negativa per li respetti ben uoti alla Cesarea Maestà. Ave: 195, 10, 9. Fu poi posto, per li Consieri, Cai di XL, Savi del Conseio e Savi a Terra ferma uno impresledo al clero di Veniezia, ducato et terra ferma di ducali 100 milìa, come fu l’altro de dì.....et a quelli da mar di ducati 17 milia, et quelli pageran-no la mila per tutto il presente m.exe e l’altra mità per tulio marzo proximo aver debbano di dono 10 percento; la restitution sia fatta dapoi 1’ ultimo impresledo dii clero, di danari di la Signoria nostra, a ducali 20 milia a l’anno per rata. Et li danari non siano spexi se non per deliberalion di questo Conseio, et la Signoria si possi far servir, ubligando questi, ut in parte, con alcune clau-sule. Ave 150 de sì, 23 di no, 26 non sinciere. Et fu presa. La copia è qui avanti. Fu posto, per li Savi tulli el quelli ai Ordeni, excetto sier Luca Trun procuralor, di questi danari dii clero, secondo acaderà, siano dati ducati 20 milia a l’Arsenal per compir le galìe, di coriedi eie., non computando le maistranze di le selimane. Item, ducali 30 milia per armar e disarmar ut in parte. Ave....... Fu posto, per li dilli, mandar dì sopradilli danari ducati'10500 in Candia per armar 7 galìe, non bisognando li qual danari li tengano inlacli lino hall) La carta 237' è bianca. FEBBRAIO. 4g(J verano altro ordine nostro. In questo mezo fazino conzar le galìe e incalafatarle. Item per l’ordinario armino le 4 galìe solite armarsi di danari de lì. Item, sia expedì, per il primo pasazo, domino Zuan Tiepolo, va governador in Candia, el quelli do capi eleeti in Cipro, vidélicet Francesco dal Borgo et Baldissera Perduzi, el li altri vanno con loro. El sia scrillo a Zuan da Como, égovernator lì in Candia, vengi con quelli capi sono deli a Corfù, et aspetti ordine nostro con li ducati 30 per paga a page 8 a l’anno, et scrillo al rezimenlo di Candia li pagiuo tutto quello dieno aver. Fu presa, ave 169,10, 9. Fu posto, per li ditti, atento sier Francesco Dandolo capitanio al Golfo, con Ire galìe, habbino messo banco,' i quali sono sier Davit Bembo, sier Luca Da Ponte et sier Domenego Coniarmi, con ordine tutte quattro stagino in Golfo, il che saria mal, pirché le zurme hessendo novamenle armate fuzeriano ; pertanto sia preso che ditti tre soraco-miti, vadi dal Poveditor di l’armada et di le galìe sono fuora, si ballota in Collegio tre di loro da dover venir in Golfo col ditto capitanio a slar. I qual soracomiti non si parli del Golfo fino non si babbi il zonzer di ditte galìe in Golfo, ut in parte. Fu presa ave: 161, 10, 16. ' Nolo. In la parte di armar galìe in Candia, etiam è una zonta : di mandar sovenzion a le galìe è fuora, vidélicet Contarina, Sanuda, Diedo el Sagredo, zoè 4 page a le zurme et ducali 500 per uno a li sopracomili, aziò restino conienti fuora. Fu posto, per li diti, cum sit fusse concesso per Collegio a la comunità di Cherso ducati 150 a l’anno per do zezimenti, per far le mure rumale di quel loco, vidélicet dii rezimenlo di sier Piero Orio e di sier Bortolomio Zorzi, ì qual danari si Irazi di la canzellaria, pertanto sia preso che per questo Conseic- sia confirmala, nè li danari in altro spender si possi sub pocna eie. ; et che le case dentro et di fuora stiano lontane per passa 2. Ave : 161, 4, 5. Fu posto, per li Savi dii Conseio e Terraferma, una lettera a l’Orator nostro in Corte, che digi al papa, atenlo le gran spexe in le qual se trovamo, havemo posto a nui do tanse, etiam havemo posto uno impresledo al reverendo clero, il che Soa Beatitudine sarà contenta per la filial noslra observau-tia verso la Santità Sua eie. Et io Marin Sanudo vulsi andar in renga a conlradir e aspettando si mandasse la terza volta, sier Lunardo Emo el Consier andò in renga per contradir, et fo rimessa a luni, et si vene zoso a zerca hore 3 di notte.