461 MDXXXI, FEBBIUIO. 462 Item, fu preso mandar fuora uno di esecutori, tochò a sier Helor Loredan, a serar le boche di le aque in ...... et meterle tutte ne 1* alveo ve- chio dii............... Item, poi vadi in bassanese a far l’aqua di la Brenta vadi a la Rosa s poi ne l’alveo di la Brenta, eie. A dì 11, domenega di carlevar. La note et la matina nevegoe, eli’ è più anni non è stato neve ; coprite li copi, ma non le strade ; immo fe gran fango. Tamen Collegio si reduse. Vene F orator di F imperador et ave audienlia con li Cai di X, et disse aver lettere di la corte, da Cologna di 28, come Cesare veniva in Alemagna. Et disse altre cose come dirò di sotto. Fo aldìli in Collegio domino Anzojo Lippomano arziprete di Padoa, et domino Gabriel Boldù qu. sier Antonio el cavalier, canonico di Padoa, dolendosi che alento fusse comesso per Pregadi che li rectori di Padoa, a dì 7 marzo 1531, che aldisseno li frati.di Santa Juslina e il clero zerca F estimo, et fato sententia, le apelation andasse in Quarantia, et questo setembrio sier Zuan Moro capitanio fé certo ato contro i frali, et di oclubrio sier Zuan Badoer dolor et cavalier fè certo ato in favor di frati. Hor inteso questa cosa rediculosa, che nè una nè F altra di queste sententie sleva bene, d’acordo le laiorono tutte do, et si comelerà la causa per nova parte. Di Cao d’Istria, di sier Lunardo Venier podestà et capitanio, di ... . di questo. Di uno fiol amazò il padre, ut in litteris. Dimanda licentia di bandir eie., con laia grande. Dapoi disnar Collegio non si reduse. Fo gran fango. Et achadete che sier Bernardo Donado qu. s er Bironimo el dolor, fo consolo di mercanti, essendo vestito a la forestiera andando in Geto su quella fondamenta li fo tralo di la neve, et lui, re-225* prendendo, fo ferito su la testa di boia grande da uno che no’l conosce. Etiani a Santa Sofìa fo amazà una maschera che treva neve, et a San Polo taià una cossa a uno altro pur mascherado trazeva neve, morile a dì 15. In questa sera, e questo è in tal zorno anni 5, se impió fuogo in uno camin di la caxa da cha Li-pomano a Santa Foscha, dove abita monsignor el ferier di Garzoni di la Sinicha. Et fo gran fuogo, poi fo sludato. El qual feva cena a soi parenti, et perchè in el camin de cusina se impicò el fuogo convene mandar a cuoser la cena lì apresso a ca’ Taiapiera. A dì 12, la malina. Fo lettere di Miìan, di 6, di Bergamo et Crema. Zerca le cose dii castellali di Mus. Vene l’orator di Milan con avisi ut supra, el si trala pur acordo con dito castellali. Vene F orator dii duca di Urbìn, dicendo aver lettere di Pesaro di 2. Come era slà dato F anello per don Antonio fiol dii duca di Monteallo in la Gola dii signor duca nominata Ypolita. Poi solicitò li soi danari dia aver il suo signor, da ducati 40 mile-in suso. Il Serenissimo disse si provederia. Fo lelo alcuni avisi dii Duca di Mantoa da Bruselles et Cologna, di 2Sdilpasado, et di Boma di......li qual sumari scriverò qui avanti. Da Boma, dii Venier orator, di 7. Il su-mario scriverò lele le saranno in Pregadi. In quesla matina in le do Quarantie fo principiato a parlar per il caso dii Nani et altri, et parloe sier Stefano Tiepolo avogador menandolo da vero avogador, dicendo che le operalion di sier Polo Nani meritaria la forcha, ma per haver dì la fa-meia li sarà taià la testa. Et etiam reduti da poi disnar continuò il suo parlar et non compite. Dapoi disnar fo Collegio di Savi per consultar. A dì 13, marti de Carlevar. Non fo alcuna lettera. Fo dalo longamenle per la Signoria au-dientia, et li Savi steteno daspersi a consultar in materia pecuniaria, et voleno meter il primo Pregadi una tansa al clero ad impresiedo, a restituirli da poi 20 anni. Alcuni di Savii voriano meter so-lum meza lansa. Etiam consultono di risponder a la proposta di F orator di F imperador. Dapoi disnar fo pioza per tutto il zorno, elio soleva esser zorno festivo da maschere. In questa matina in le do Quarantie, sier Stefano Tiepolo avogador estraordinario continuò il suo parlar, ma da poi disnar non si reduseno. Questo zorno, licet fosse pioza, a Muran in la cha di sier Zuan Capello qu. sier Lorenzo, fo falò un bel festin di dito sier Zuan Capello et altri . . . di la sua età con done ... : e tutte le virtù, soni, canti, buffoni, balarine, la carpesana et la ferarese et una francese venuta qui novamenle la qual baia a tempo su do zanche alle, et sona il tempo con sonagii, balla con una zanca, zuoga di spada benissimo, sichè fè molte prodezze. Etiam in palazo di sier Francesco Surian podestà fu fato festa ; sichè non ostante la pioza fo assaissime persone et maschare, et durò la festa fin 11 hore. In questa matina in Collegio, alento l’oio è ca-