gennaio. 402 mandar quesle do galìe al Sasno, per certificar i subditi dii Signor (ureo di la bona mente nostra verso di loro. 401 MDXXXl, 196 Da Corfù, di sier Zuan Alvise Sor amo baylo et capitatilo, et Consieri, di 2t Decerti-brio, ricevute a dì 24 Zener 1531. Come a di 29 dii passato scrisseno haver fato discargar di la barza armata stara 500 tormento per bisogno di far biscoti per l’armala, et haver dato le do galle venute di Cypro, videlicet Jostiniana et Grimana, per conserva di le galle di Barulo, vieneno a Ve-niexia, et al presente avisano come, a di do di questo, nel1 porto di la Valona è sta preso per uno fra Filippo ferier da Rodi capitanio de una grossa fusta, et menato via uno schierazo grosso cargo de mercadantie di raxon di uno Cristo Manoti di la Valona, per il che el sanzaco et Bum-bularo di la Valona ne ha scrito, et mandano la copia di le lettere con la risposta li hanno fata. Et da ogni banda intendemo la mala conlenteza de questi subditi dii signor Turco di la pratica hanno tolto questi corsari di Malta: per tanto bisogna fazi demonstration et meter al Sasno galìe soto uno capo. Scriveno ne le aque di la Trevesa non è gaiioni, ni galle, ni fuste de corsari, et è stato l’aviso, scrisse el capitanio de la Parga a domino Andrea suo padre di qui, il qual man-dassemo per nostre di 11 dii passalo. 1 tetti, man-demo una relation di uno Chirici Comuo da Salo-nichi zerca la preparatimi di l’armala fa il signor Turco, questo medemo risona da più bande, staremo vigilanti, ben avisamo questa terra è sfornita de legname et di ogni sorle monitione. Mo terzo zorno queste galle, erano di qui, Cotitarina et Sanuda, andorono a la Gomeniza per far legue, et la Contarina, soracomito sier Bironimo fo di missier Andrea, expedi subito et ritornò de qui, et la Sanuda, soracomito sier Lorenzo di missier Zuanne, siete fino el secondo giorno, nel qual per non si haver potuto fornir di legne la malina ha-vendo manda a far aqua da albanesi fu preso do galioli, unde per rehaver questi esso soracomito smontò in terra con alcuni altri et furono asallali da gran moltitudine de diti albanesi, ai quali non polendo resister, la inagior parie fuzile in galla. Nola. Sono sier Conslantin Dandolo di sier Piero, et sier .... Marzelo di sier Fanlin et altri al numero di 22 ne le mano di dili albanesi. Visio questo, el cornilo conduse la sua galia qui, el cussi queslo ne ha referilo, questa malina habiamo falò ritornar le dite do galìe a la Gomeniza, con le qual havemo mandalo domino Andrea Anisino con alcuni pratici de quelli lochi per intender el seguilo, et procurar la liberation sua. Scriveno, voleano / Diarii di M. Sancto, — Tom■ IV. Relation di Chimi Cosmo da Salonichi, fata a dì 11 Zener. " Venuto a la presenlia dii magnifico baylo di Corfù Chinzi soprascritto referisse esser liozi zorni 17 che M manca da Salonichi, el fino al suo partir vene in dillo loco più olaclii con comandamenti : primo che cadami christian, turco el zudeo habbia a pagar aspri 25 per testa oltra al carazo ordinario et uno ocha di stoppa, che è lire .... veniliane a la grossa, et già erra zonlo el schiavo per sco- 196* dar li aspri. Referisse che cadauno descrive tulli li sedi che si trovavano in Salonichi et boladi ne li magazeni con comandamento che non fusseno mossi ma stessano a requisition di la Porla; et tutte quesle cose su diceva farse per l’armala dii Gran Signor è per far per Puglia, et che sarà da velie 300. Lettera dii sanzacho di la Valona al rezimento di Corfù. Magnifico baylo et capitanio et proveda-dor dii golpho, amici carissimi. Per le presente demo nolilia a Vostre Signorie come questa notte al posto nostro son venuti una fusta et uno breganlin armati, et hanno piato uno schierazo dii nostro missier Christoforo, cargo di mercadantie, et haverlo menalo via ; per lauto ne havemo voluto dar notitia a Vostre Signorie che quelle vogliano con ogni presteza esser in Brandizo, con le galìe di la illustrissima Signoria, amici nostri, a recuperar ditto schierazo con le robbe, sicome convien per li capìtoli dii nostro Gran Signor el nui, altramente, lo daremo intender a la Porla che ce mandino galìe in conserva de quesle nostre fuste, per guardia de questa terra et ancora dii golpho, a tal che i mercadanli possano venir se-curamenle et che ñon se perdano le scale de questa terra; saperemo levar li corsari senza l’aiuto voslro. Vostre Signorie, come prudenti, vogliano far bona provisione che habbiamo dito schierazo con le robe et scazar diti corsari che non ci molesPano. Aspele-mo risposta in la Valona. A dì 2 Decembrio. A la qual lettera el rezimento de Corfú rispose 26