689 UDXXXI!, MARZO. 690 Copia di uno capitolo di lettere dii Gonseio di Ragusi, drízate a sier Orsato di Zuan Magno suo agente qui in Venecia 1532, 22 Marzo. Apresso noi, per bellissima via habbiatno aviso, come il Judeo et Cazadiavoli corsari se trovano ia compagnia con 20 velie, videlicet galle 15 et fuste 5 moresche, benissimo in ordine de tutto quello fa bisogno a qual se voglia alta impresa, che minaza-no per tutto febraro proximo passato intrar in Golfo et dannegiare a più potere, dicendo volersi vendicare di le iniurie qual l’anno passato dicono haver receputo in queste acque. Et questo aviso habiamo da una persona degna di fede et notissima, qual se atrova apresso ditto Judeo ; però nui per non mancar ponto di la observantia habiamo verso la illustrissima Signoria, vi cometemo subito recevute le presente, andarete al cospeto dii Sere-niss'mo principe et li exponerete tali avisi, ricomandandosi a Sua Serenità et offerendosi in tutto quel se extendono le picóle forze nostre. Di Franza, di sier Zuan Antonio Venier orator, date a Onflor a dì 5 marzo, ricevute a dì 29 ditto. Come da poi le sue el re expedí in secreto il capitanio Rincom al re Zuane. È partito de qui il reverendo episcopo di Veseslre orator dii re Anglico, el qual insieme con l’altro qui residente ha instato questa Maestà se dichiari in caso che il re suo volesse la guerra con l’impe-rator, di scoprirsi inimico etiam lui de ditto im-perator. Soa Maestà et questi dii Conseio li hanno menati con bone parole, perchè ogni guerra si facesse saria in pernicie dii regno per il transito dp anglesl et per la vicinità di fiamengi et borgognoni ; le lettere di Roma seguentano et quando le zonzeno l’orator pontificio torna a le pratiche con questi signori. Per lettere di Lion, accusano da Ragusi et di Fiorenza, di le preparalion dii Turco: son dimandato da questi signori, io non li so che risponder, et loro dicono qualche volta parole che il bello è tacer. A dì 3 gionse qui il visconte di Lambeth fiamengo, orator di Cesare, et fra pochi dì partirà il reverendo Abon Valot. Scrive non haver alcuna lettera nostra da 26 ottobre, che fo quella a condolersi con il re Chri-stianissimo per la morte di sua madre. Suplica sia electo il suo successor, perchè stando lì ... . dii mondo el starà mesi 21 facendo in suo loco, J Diarii di M. Sanuto. — Tom. L7. partendosi questo Avoslo, et lui per Nadal possi ritornar a caxa, sarà in grande obligo suo. Da Constantinopoli, di sier Piero Zen ora• 324') tor et vicebailo, di 17 Fevrer, ricevute adì.... mario 1532. Come ricevute lettere di la Signoria nostra di 27 novembrio, 16 el 22 decembrio, et per esser questo Signor serenissimo fuora a la caza con il magnifico Imbraim, le comunicoe al reverendo Grili ; et intese le nove, disse lui prima havea auli avisi da Venelia dii zonzer di l’impe^ rator a Trento per andar a Zenoa et passar ... , et ha di questo cerlificà il bassa, dolendosi haverli dito cosa non vera, dicendo è venuto qui una lettera di uno consier di I’ archiduca, di 4 novembrio, per haver un salvocondulo per le ambasate voi mandar a questo Gran signor, per tralar paxc o prolongation di Irieva, et disse Ilironimo Lascilo havia protestato eie., qual era sla rimesso aldirlo in la dieta, et che Imbraim voleva aldir ditti ambasciatori, intròdal Signor, qual non volse, dicendo queste è astuzie spagnole, et fevanó per melcr tempo et In questo mezo prepararsi, el che ’1 re di Poiana secondo l’ordine non havia Irovà alcun col qual potesse tratar la paxe dii re Zuane con l’archiduca preditto. Poi si have lettere dii re Zuane di 24 dezembrio, che scrive che questi fe-vano a la spagnola per menarla in lungo con lo aviso predilto dii re de Poiana, et di esser sta rimesso Hironimo Lascilo ad aldirlo a la dieta, per tanto non era di aldir questi ambasciatori. Poi di 27. scrive che ’1 fortificava Viena, el feva armada de 60 fusto nel Danubio con artellarie, per il che inteso, il Signor in colera disse non voler ni paxe ni trieva, et voi cavalcar in persona avanti questi si melano ad ordine, et li è accesa la colora perchè l’archiduca si da titolo di re di Hongaria, dicendo si ’1 venisse col lazo al colo non voio paxe; et esso re Zuane avisoe li principi luterani fevano una dieta, ai qual questo Signor ha mandato a lezer uno comandamento, che chi sarà co! re Zuane sarà con lui in pa^e et in benivolentia. Dii ditto, di 20. Zonto che fu il Signor di qui, mandò a dir al magnifico Imbraim haver hauto lellere di Veniexia, et quando li pareva comandar l’audientia, disse eh’ io andasse subito et cussi andai ; et prima ringratiò da parte di la Signoria nostra, iusta le lellere scritoli, di la perfeta acoglienza et honori fatili, et haver hauto dii presente fatoli a grato, di l’alicorno. Et come il bailo (1) La carta 323* è bianca. 44