265 MDXXXI, DICEMBRE. 266 li dilli denari fin a Peron expetando monsignor di Verni, che è andato verso l’imperatore per intender la soa volunlà, perchè lui non ha voluto re-cevere li ditti denari. Alcuni dicono che lai voi ha-ver li frulli et intralta di le ditte terre per questo anno; li altri, che lui non erra troppo contento che li soi scudi de 1’ aquila che il suo cunio in Pranza hanno decridalo non valere più che 28 parpagnole, et quelli dii conio del re P imperatore non li voi pigliare che al predo de 36 parpagnole, che sariano nuove soldi perduti per il re, dove gli saria grande interesso: non se sa che cosa sarà il fine. Il viaggio che dovea fare il re alla Nostra Donna de Lienso è rotto, niente di manco che lui è stalo apresso de 5 leghe non se sa per qual cagione. Il Grande excu-dier è stalo lì, el dicono ch’el re havia mandato per lui. È fama che la Corte va a San Quintin e Ver-mandoys, a Bologna sopra lo mar, Abbeville, A-> mians, per esser a Natal a Rovan. È stalo dillo in Corte che da poi 8 dì P imperatore erra venuto e fato la sua mirata a Tornay; si è così, lo re e lui non sonno troppo lontani P uno de l’altro, tamen non ce è parola che li dilli re se debbano vedere in dillo loco nè in altra parie. Del dito, di 24 novembrio. Aldi de Tulli li santi à fallo bonissima aco-glianza al vice Gran canzelier de Inglitera, che ha Compien ha falò la reverenda al re, et con lui erra il signor de Briant. Lo re ha lassalo il duol delia defunta madama la matre; lo seguente giorno de li Defunti anche li principi signori et genlilhomeni, che per la morte di quella lo haveano preso; la regina el li figlioli dii re non hanno porlato; la regina di Navara et le figliole dii re lo hanno portato da principio fin al fine. Lo re da per se ha voluto ha-ver la notitia de tutti li signori, genlilhomeni, officiali et servitori de la ditta defunta madama sua matre, il quale ha ciascuno di Ihoro ha proveduto, dal più picolo fina al magiore, el remesso el dalo quelle medeme provisione che havea con la pre-fala madama defunta : ad alcuni ha previsto ne la sua caxa, altri con la regina, altri con monsignor lo Dolphino et con li signori soi fratelli, et altri a caxa de madame le soe figliole, le dame retenù della caxa de ditta defunta madama le ha messe a la casa di la regina, et le damisele a casa delle sue figliole: è stalo ato de magnanimo principe come è. Monsignor di Baiona, ritornato alla Corte dii re Chris tia ni ssi in o alli 5 di questo mese, che diceva ch’el re de Ingliterra, per haver inteso di la morie de dilla defunta illustrissima, ha fato portare il duolo a luti li principi el gran signori de logli* lerra, el alhora ch’el diceva a monsignor legalo erra presente lo imbasalore di lo imperatore che cerliG- 128* cava eh’ el suo patron havea fatto il medemo, eli’ è demonslration di grande amicitia. Se dice che P è più di 7 setimane che erano più di 7 in 8000 donne de Londra che uscirno di la terra per volere achia-piare la figliola de Boulam, amata dal re de Ingli-terra, che cenava in una caxa de piacere sopra una fiumara, non vi essendo lo ditto re seco, et de tal cosa essendone averlita la dilla figliola, la se salvò in uno burchielelto passando per la ditta fiumara. La intenlione de dilte donne era de amazarla, et in quella compagnia erano molti homeni travestiti da donna, et che di ciò non è stato fato gran demo-stradone, perchè era cosa falla da donne. Per impedir la tratta di le biave di Franza lo re ha fato nna ordinanza che tulli li molinari, pislori et mercanti usurarii de frumento non faziano più inearire, che nisuno non potrà vendere il suo biado che al mercato, et che nisuno pislore nè molmaro nè mercadante de biave non potrà comprare da doi hore da poi lo mercato, aziò eh’ el populo possa comprare la sua provisione, et sarano li granari de Paris, per homeni suficienli el da bene, visitali, quali habbiano a cognoscere la famiglia di ciascuno, siano genlilhomeni, conseglieri, citadini o merchadanti, et quante biade ciascuno polrano spendere lo anno la provisione di Ihoro retenula; sarano dii resto con-strecli a menar al mercato et vendere al populo, per la tema dii re honesta, aziò che lutto il populo de Paris possa haver sustanza. Dii thesoro di madama defunta alcun dicono che hanno trovato doi milioni d’oro et le soe zoie, exlimate un milion d’ oro, li altri dicono che non sonno tanto, tamen è sta visto 6 forzieri el a ciascheduno eran 8 facilini per portarli alla guardarobba, dove erra monsignor Gran maestro et il cardinale di Lorena senza altri, et in questo loco turno aperti li forzieri et dii numero non se ne pò intender altro. Uno de li 4 depositarli di Franza, chiamalo Saprà, è fugito di Franza, debitore al re di 1400000 franchi, che sono di quella moneta 700 milia sculi, et per tal causa sonno in pregione in Paris la sua donna, la sua figliola el suo genero, et il re ha cassato li 4 depositari de li denari de Franza, volendo che ditti denari siano portali dove sla il re et posti dentro lo forciero dell’espergne. Et alli 15 de de-cembrio f531 da la parie dii re alle Pierade mar-