— 23 — — e in seguito, sulla fine del 1915, Durazzo, per arginare la massa dell'esercito serbo che abbandonava la patria invasa, trascinandosi dietro oscure turbe di prigionieri austriaci. Effettuato Io sgombero, da parte della nostra eroica Marina, le truppe italiane si ritirarono, nel febbraio 1916, su Valona predisponendola in campo trincerato. II 2 ottobre 1916, evacuata dai Greci la zona meridionale dell'Albania, l’Italia innalza il tricolore su Santi Quaranta (ora Porto Edda) e attende senza tregua, nella zona occupata, ad una intensa opera di bonifica morale e materiale, organizzando più di 200 scuole, numerosi dispensari antimalarici, ospedali, costruendo strade e acquedotti, istituendo preture, tribunali, biblioteche, regolari corpi di gendarmi. Il 1° marzo 1917 il colonnello brigadiere Bruzzi issa, sul castello veneziano di Argirocastro, la bandiera skipetara ed il 3 giugno dello stesso anno il generale Ferrerò, comandante di zona, proclama l’indipendenza albanese. Il 20 gennaio 1920 un’Assemblea nazionale, convocata a Lushnja, elabora la costituzione albanese. Con l’accordo di Tirana (2 agosto 1920), la politica di cordialità fra l'Italia e l’Albania riceve rinnovato impulso : difatti, nel dicembre dello stesso anno, l'Italia ne patrocina l'entrata nella Società delle Nazioni, quale ufficiale riconoscimento internazionale dello Stato albanese e nel 1921 ne perora la causa alla Conferenza degli Ambasciatori, che il 9 ottobre di quell’anno ne riconosce la sovranità e dispone la delimitazione delle sue frontiere. Nel 1923, appunto durante le operazioni relative, l'efferato eccidio della Missione del Generale Teliini provoca l'immediata reazione italiana contro i colpevoli e, di riflesso, l’occupazione di Corfù nell’estate dello stesso anno Il 22 gennaio 1925 un’altra Assemblea nazionale albanese modifica la costituzione di Lushnja, proclama la Repubblica e ne elegge, il 1° febbraio successivo, Ahmed bey Zog primo Presidente, per la durata di sette anni. Il 2 settembre 1925 una prima intesa economica con l’Italia apre all'Albania la strada della sua vera rinascita. Seguono l’accordo di Tirana del 27 novembre 1926 e, quindi, il più solido trattato di alleanza difensiva ventennale. sottoscritto pure a Tirana il 22 agosto 1927.