— 71 — militari italiani in Albania, con la raccolta e la rimessa in Patria dei loro risparmi. La Sede amministrativa e la Direzione Centrale risiedono a Tirana : le filiali sono ad Argirocastro, Berat, Coritza, Delvino, Durazzo, Elbasan, Fieri, Kukes, Pescopia, Porto Edda (già Santi Quaranta), Scutari, Valona : un recapito è in Borgo Costanzo Ciano. La Banca Nazionale del Lavoro fiancheggia ed integra lo sviluppo dell’attività agricola in tutte le sue manifestazioni, finanzia ogni sana iniziativa industriale e commerciale, favorisce la realizzazione delle opere di interesse pubblico predisposte dall’impero fascista per l’Albania. Cura pure i vari ammassi (grano, lana, olio) ed esercita il credito alberghiero nonché quello edilizio. « * * Una delle Società che meritano particolare rilievo nel quadro dell’attività italiana in Albania è, per vario ordine di motivi, YA.Ì.P.A. (Azienda Italiana Petroli Albania), costituita presso la Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato, fin dal 1926, per volere del Ministro delle Comunicazioni del tempo, la Medaglia d’oro Costanzo Ciano, il quale antivide con presago intuito la enorme importanza per. l’Italia delle ricerche petrolifere albanesi. VAI.P.A. che, per effetto della Legge 27 maggio 1940-XVI1I è passata in gestione, dal 1° luglio, alla Azienda Generale Italiana Petroli (A.G.I.P.), ha finora perforato, su 347 chilometri, 445 pozzi produttivi ed è in grado di perforarne nuovi di anno in anno, profondi in media 750 metri, sull’estensione di 170 chilometri. Ben 284.700 tonnellate di petrolio sono state fin oggi da essa estratte nel decennio 1928-1938 e la produzione si è sempre seguita con ritmo crescente, partendo dalle poche 9000 tonnellate del 1928 per giungere alle 127.000 del 1938. In un tempo assai prossimo saranno toccate, e forse sorpassate, le 300.000 tonnellate annue, utilizzando così in pieno l’oleodotto Devoli-Valona che, con un diametro di 200 millimetri su una lunghezza di 74 chilometri, può smaltire 1000 tonnellate giornaliere del prezioso liquido. L’Azienda che conta, complessivamente, 2000 impiegati fra tecnici e maestranze e che ha esteso le ricerche alla concessione (già britannica) di Pathos — passata da poco all’Italia —, utilizza il gas di petrolio nella produzione della gasolina, nella alimentazione della nuova potente Centrale elettrica (inaugurata nel dicembre 1939-XVIII e producente energia supe-