— 73 — i giacimenti di minerali di ferro albanesi rappresentano, come rilevava PEccellenza Benini nella sua relazione al Duce dell’ottobre XVII : « un vero e proprio bacino ferrìfero di importanza notevole, certamente superiore ad ogni previsione e tale da far sentire un'influenza determinante sugli orientamenti e sulla entità della produzione iell'acciaio per l’Italia ». L'A.M.M.I. (Azienda Minerali Metallici Italiani) e la Ferralba (costituita, quest’ultima, col concorso della prima), si interessano del piano di raccolta del ferro che mira : a porre i giacimenti in condizione di produrre, entro l’anno XIX, da un milione a un milione e mezzo di tonnellate; ad approntare, per tale epoca, adeguati mezzi di trasporto ; ad installare su! posto un attrezzatissimo stabilimento per la fabbricazione di acciai speciali. Tale stabilimento è allo studio da parte della Società Magona d’Italia: ed alle Società predette saranno progressivamente aggregati altri Enti italiani interessati alla produzione e alla lavorazione del ferro. La Ferralba, con un primo carico di mille tonnellate di minerale di ferro, avviato nel giugno a. c. verso l’Italia, va così realizzando il previsto apporto al piano autarchico nazionale del ferro. L'A.M.M.I. gestisce pure direttamente l’estrazione e la spedizione in Italia del minerale di cromo, di cui i giacimenti accertati sorpassano mezzo milione di tonnellate e cioè la copertura integrale del fabbisogno nazionale per più di un ventennio. L'A.Ca.I. (Azienda Carboni Italiani) coltiva, da sua parte, le miniere di cromo di Kukes-Kruma, Letai, Pogradec, intensamente e infaticabilmente valorizzando le possibilità carbonifere dell’Albania mediante studi e rilievi nella vasta zona di Krabba, delimitata tra Tirana-Elbasan-Lushnja : nel territorio di Coritza 7500 ettari sono in concessione alla « Società Italiana dei giacimenti di lignite ». Il Gruppo Parodi-Delfino è fattivamente presente con l’Ente apposito da esso creato, Società Anonima Mineraria Italo Albanese di Bulgri, che ha in via di allestimento a Rubigu, presso Laessio, razionali e poderosi impianti destinati a produrre annualmente più di 6000 tonnellate di rame metallico. La centrale elettrica già in funzione, la sede degli Uffici e un lungo tratto delle gallerie che si estendono per oltre un chilometro da quota 107 fino a 20 metri sotto il livello del fiume Fani, ebbero neH’aprile scorso l'onore di una visita dell’Eccellenza il Luogotenente Generale, accompagnato dal Comandante dell’Aeronautica, dall’ispettore del Partito Nazionale Fascista e da altri Funzionari luogotenenziali e governativi. In detta zona si interessa pure alle ricerche il potente Gruppo Monte-catini.