LA LAGUNA 151 Malamocco. c’è un largo braccio (li mare dalle cui rive si protendono due lunghe dighe. E l’odierno Porto di Lido formato dalla riunione di tre dei vecchi porti, quello dei Tre Porti, quello di S. Erasmo e quello di Lido separati fra loro da cordoni litorali interni. La luminosa idea di questa riunione, per rimediare al-l’interrimento del vecchio porto del Lido ed alla minaccia di perdita ili tutta la parte Nord della Laguna, sorse nella mente del rimpianto ing. A. Contin di Ca-stelseprio ed ora i grandi piroscafi possono entrare per dove mezzo secolo fa si facevano strada solo le barche, facendo giri tortuosi. Anzi, in vista dell’ aumento di dimensioni de’ navigli, si propone di prolungare le dighe per attivare una maggior corrente di riflusso ed accrescere la profondità del canale. Segue a Sud il Porto di Malamocco, il quale ha pure le dighe che gli conservano la voluta profondità e fu per oltre un secolo e mezzo, fino a che durò l’ostruzione del Porto di Lido, la principale via di entrata a Venezia. Al cordone litorale di Malamocco succede quello di Pellestrina ed a questo quello di Sottomarina separato a mezzo del Porto di Chioggia, altra via importante di ingresso nella Laguna, che però ha bisogno di essere regolata come lo furono quelle di Mala-mocco e di Lido. L’ultimo porto, quello di Brondolo è attualmente la foce del fiume Brenta, che fu là portato con apposito canale, affinchè non continuasse a guastare coi suoi interrimenti la parte meridionale della Laguna. 3. Come si vede, fu sempre cura dei Veneziani di allontanare i fiumi dalla Laguna, obbligandoli a sfociare nel mare aperto, affinchè il vago specchio delle acque non divenisse una desolata maremma, come si verificò di Torcello ed altre illustri città, oggi o dive-