34 l’absenale l’ingresso da terra trovasi la sala d’armi, scarso avanzo pur tropp o di quanto la rapacità del conquistatore asportò nella fine del secolo XVIII e sul principio del XIX, sebbene il nostro Governo abbia potuto ricuperare parte di quanto era stato rubato. Dalle antiche sale d’armi del Consiglio di X furono in vari tempi trasportate nel museo dell’Arsenale alcune delle preziosissime cose in esse contenute; e l’ultima consegna, poco dopo la caduta della Repubblica, fatta dall’ultimo Masser delle sale, Marcantonio Guerra, dal 14 gennajo al 7 febbraio 1799 con processo verbale, segnava che ben 5923 erano i pezzi ( tra alabarde, spade, corazze, spingarde, armature, elmi, scudi, balestre, turcassi, spadoni, bandiere, pistole, stocchi eccetera) che furono ivi depositati. Esistono ancora quivi grandi spade a due mani, alabarde, picche e lancie antiche lavorate in agemina. balestre con archi d’acciaio finissimi, scudi veneziani di figura quadrilunga e circolare,elmi di ferrò,l’armatura che credesi fosse di Carlo Zeno che si distinse nella guerra di Chioggia (1380) : quella di Francesco Duodo che prese parte alla guerra di Cipro ed alla battaglia di Lepanto (1571): le armi di Enrico IV da lui spedite in dono alla Repubblica nel 1603 ; un’ armatura da fanciullo rinvenuta sotto le mura di Pavia nel 1527 : il monumento di Vettor Pisani qui trasportato dalla demolita chiesa di S. Antonio di Castello, quello di Angelo Emo opera mirabile di Antonio Canova. Un modello del Bucintoro, distrutto nel 1797 dalle 1". Cl. Ferrari. Il Bucintoro.