150 LA LAGUNA E qui comincia la secolare lotta dell’ uomo contro la natura e dovunque 1’ uomo la sospende o la natura è più forte di lui, la laguna sparisce, come avvenne ad Aquileia, Caorle, Adria, Ravenna. A Venezia la lotta perdurò ostinata, più volte la città fu per soccombere, perché i fiumi insidiosi combattuti da una parte, cercavano offendere dall’ altra, ma l’ingegno umano prevalse ed ancora quella che successe ad Adria nel titolo di Regina dell’ Adriatico può mostrarsi al visitatore circondata ila uno specchio d’ acque in cui si riflettono le numerose isole. Se una parte della laguna verso terraferma è interrata lo dobbiamo a ciò che i lavori per la conservazione non poterono cominciare che quando la città era giunta a quel grado di ricchezza che le permetteva di intraprenderli, un sette secoli dopo che i Veneti fuggitivi dalle incursioni barbariche ebbero preso stanza nelle sicure isolette. 2. 11 cordone litorale o Lido non è continuo, che se fosse tale, la Laguna sarebbe un lago chiuso ; è interrotto da stretti chiamati porti, quasi porte per le quali dal mare si entra nella Laguna che è il vero Porto di Venezia e, a differenza delle altre città marittime, la circonda da ogni parte. Cominciando dal Nord, il Porto di Piave ¡vecchia separa il cordone litorale o Marina di Cortelazzo da quello di Cavallino. Chiamasi così perchè un tempo era lo sbocco della Piave, che poi, con appositi lavori, si fece sboccare a Cortelazzo. Fu per lungo tempo porto della illustre città di lesolo o Equilio i cui avanzi tuttora si vedono presso Cava Zuccherina, ora è divenuto la foce del Sile, ivi condotto con apposito canale ed ¡¡ha perduto ¡molto della sua importanza commerciale perchè gli manca la profondità necessaria all’ingresso di navigli maggiori. Fra il cordone litorale del Cavallino e quello di