MEMORIA D6L PASSATO 1. Invitato a rievocare, in via sommaria, la storia, quindici volte secolare, di Venezia nostra, io provai alto sgomento, sapendo che unico capolavoro del genere fu e resta quello dettato dal Fulin (1), mirabile per potenza di sintesi, per giudizii nuovi e perspicui, per semplicità elegante di forma. E non di meno chiedo venia ai lettori di non essermi sottratto al dovere impostomi: esso mi sembrò reso facile in ragione di quella conoscenza, più o meno larga e sicura, che tutti abbiamo dei nostri fasti. A che rinarrare le origini di Venezia, come le foggiò la leggenda storica, come poi la critica progredita seppe ricavarle dalle numerose fonti e specialmente dalle cronache antichissime veneziane, fra cui vanno segnalate quelle di Giovanni Diacono (2) e del doge Andrea Dandolo? Tra le dodici isole famose della Venezia marittima, che si distendevano da Grado al castello di Cavarzere, emerse, col decorrer del tempo, ditissima et sublimata omnibus, quella di Rivoalto, a cui non mancarono indizii di essere stata, con altre, abitata fin dai tempi romani. Ad ogni modo, dai primi anni del secolo IX, meritò di portare essa sola il glorioso nome di Venezia. Nelle nuove dimore i nostri padri sentirono di poter affrontare le difficoltà della vita, attingere dai luoghi, per natura inospiti, quel vigore che diverrà, sedate le (1) È preposto, in seconda edizione, alla Guida artistica e storica di Venezia e delle isole circonvicine, edita dal Fulin e dal Molmknti, appunto in occasione del Congresso Geogralìco Internazionale del 1881, Venezia, Antonelli. (2) Monticolo. — Cronache Veneziane antichissime, Voi. 1°, pag. XX’X-XXXV, 59-171, in Fonti edite dairistituto storico italiano, ltoina, Forzani, 1890, in 8°.