LA LAGUNA iiute villaggi o sparite nel fango. Ancora alcuni piccoli fiumi sboccano in laguna; il danno che producono è minore di quello che producevano i fiumi maggiori, però di tanto in tanto si sente parlare di un progetto pel quale anch’essi andrebbero eliminati. ila, come si disse, anche cacciati dalla laguna, i fiumi hanno la tendenza a farle la guerra dal di fuori, ostruendone i porti ed essi riuscirono ad otturare quello di Lio Mazor (Lido Maggiore) nel Litorale del Cavallino separando dal mare il Canale di Pordelìo (Porto 00 . Fot. Scarpa. La laguna. di Lido). Contro quest’azione deleteria si oppongono le dighe sporgenti verso il mare, senza le quali anche i porti di Malatnocco e Lido sarebbero passati nel dominio della storia antica. Il Cordone litorale non ha una larghezza uniforme, raggiunge il massimo al Cavallino, il minimo fra Pel-lestrina e Chioggia, anzi in questo luogo esso era ili-sufficiente a protegger la Laguna contro la furia del mare. La Repubblica avea provvisto con palafitte e speroni, ma l’azione erosiva delle acque obbligava ad