545 MDXXVIII, MAGGIO. '540 lano, per il che, danno Iralo più presto voler venir a li danni nostri che altramente. Et perchè le cose di Bergamo importano et esser noi poca gente, et eo maxime per non haver poi causa di haverse a levar in fuga, è parso a questi signori de anticipar el tempo et tirarse ; et cussi se seino retirati et semo qui a Spiran, Urgnan et Cologno. Domali, Dio dante, andaremo a Serial sotto Bergamo, et lì staremo a temporizar fin tanto che si vederi li andamenti de essi inimici. Secondo cheanderano le cose ne darò aviso a vostra signoria, a la qual de con-, tinuo me ricomando. Da Spyran, a dì 26 Maso 1528. Di sier Tomà Moro provediior zeneral, da Cassati, di 26, hore 20. In questa bora 20, si levamo con lo exercito de qui et andamo ad alo-giar a Spiran, Urgnan et Cologno di bergamasca, ché essendo in questi lochi si podemo spinger ad ogni loco ove inimici possono andar, et maxime a li lochi di Bergamo et Lodi che bora ne sono più sospetti. Et la causa del mutar questo alogiamenlo si è perchè il campo di lanzinech si aproxima a la volta di Brexa, et Antonio da Leva per più avisi havemo fin questa bora dia esser ussito di Milan con P artellaria per venir a passar Adda per volersi coniunger come il prefalo exercito di lanzinech, aziò si possa proveder a le cosse di la Signoria nostra, a Bergamo; et in caso vengano di qui si metterà dentro fin al numero di 3000 fanti, el nui con il resto di le gente, maxime con la cavagna si farà qualche altro bon effeeto; et sicome farano li inimici cussi si governaremo, intendendosi bene col signor Capilanio General adeffension di le cose di la Signoria nostra, et a intertenirsi fin che le genie che vien di Franza in soccorso nostro siano gionte, qual bora sono a camino, con le qual se potrà sottomeller poi li inimici. Di Verona, del Podestà et Proveditori generali, di 29, hore.......... Di Ravenna, di sier Alvise Foseari prò-veditor, di 29. Del zonzer lì parte de li fanti del signor Zuan Francesco Ursino, condutto a stipendii di la Signoria nostra. Dapoi disnar fo Conseio di X semplice. Feno capilanio di le burche del Conseio di X, in loco di Bramin a chi Dio perdoni, Marco .di San Zacaria, solito andar paron di galìe. Item, feno Cai di X per Zugno sier Gasparo Malipiero, sier Alvise Gra-denigo et sier Marco Gabriel è vice Cao. Diarii di M. Sanuto. — Tom. XI VII. In questo zorno, in Quaranti.! Criminal, iusta la parte, fu falò il scrivan a li Avogadori exlraordi-narii per anni 5 con ducali 5 al mexe netli. Baiotali solum 5, rimase Alvixe Trivixan fo scrivan a le Cazude. Di Napoli, dal campo, del procurator Pi- 3G5 xani et procurator Pexaro, di 22. Come spa-zano per via di Fiorenza, come atendevasi a far la trinzea al monle, la qual farà do boni efiecli: l’uno di tuorli 3 molirii che masenano ; l’altra che inimici non usciranno a scaramuzar. Seriveno, monsignor di Lutrech si dispera che la nostra armata non zonzi, qual haveano aviso esser partita di Brandizo, et par sia intralo navilii, barche con re-freschamenti et altre frute in Napoli ; per il che Lu-trech havia mandato per il conte Filippi!) Doria ca-pitanio di l’armadi era a Pozuol, aziò fazi bona custodia non entri le nave che sono a Gaeta con viluarie per inlrarvi dentro. Seriveno haver nova, Monsignor iliuslrissimo per via di Orvieto di la perdeda di Pavia tolta da li inimici; ma non la credono. Item, dimandano danari. Lutrech li instano haverli, et dimandano licentie uno di loro a venir a repalriar. Da Fiorenza, del Surian orator, di ... . Come non li è preparation alcuna di fanlarie fate per mandarle in qua. A dì 31 Mazo, Domenega. Fo il sorno di Pasqua di le Pentecoste. Il Serenissimo, vestito damaschili cremexin, con li oratori Franza, Anglia, Milan, Fiorenza et Ferrara, el il Primocierio di San Marco, con un solo Procurator, sier Alvise Pasqua-ligo, et altri patricii, non ben acompagnalo, fu a messa in chiesia di San Marco iusta il consueto. Et da poi sì reduse il Serenissimo con il Collegio a lezer le letere di heri. Dapoi disnar li Savii si reduseno a consultar. Da Verona, fo lettere del Nani et Contarmi proveditori generali, di 30, hore 2. Come inimici erano a Monlechiari, et coloquii hauti col Capilanio Zeneral, qual ha scrillo a Vizenza che li 400 fanti di Baldassar Azal vengi a Verona, el di qui si mandi 100 fanti in Vizenza, zoè Borgese ch’è a Padoa con la sua compagnia. Et zonlo che sia li fanti di Zuan Francesco Orsino, che non poi tardar a zonzer, voi ussir in campagna lassando pressidio 305* a Verona ; et andar driedo inimici con segurtà di le zenle. Di Brexa, di rectori et Provediior generai Foseari, di 28, con avisi, inimici esser a Montechiari et che cegnavano andar verso Axola, dove, 35