69 MDXXVHI, MARZO. 70 Duca, dove haverà altre barche et si spaza l’altra fusta patron sier........ Item, il capitanio del Golfo sier Àlmorò More-xini està expedito, è in galla a Lio, manca darli li ducati 10 milia va al Zenerai. 41 Copici di una lettera del signor Sigismondo Malatesta, scritta a messer Matio et mes-ser Zuan Battista lidel. Mollo magnifici messer Matio et messer Zuan Baptista mei sempre honorandissimi. Havendo per longa experienlia quanto di bon core le magnificenlie vostre mi hanno sempre amato et amano, non mi acasca dubitar che quelle habbino sempre consolati et contenti ad esser di ogni votivo et ben mio. Et però mi par con vostra magnificentia comunicar li caxi mei, et avixarli, che havendo manifeste visto et conosciuto, che dovea esser ingannalo di le promesse a me facte per relaxar questa città antiquissima di caxa nostra a la Santità del Papa; et che’l sia vero, quando pensava ha-ver l’investitura di Meldola et quelli altri lot-hi, ho ritrovato esser uno breve di Nostro Signor in la persona del Prexidenle, che di quelli lochi dovesse assignare il possesso al signor Alberto da Carpi. Quando pensava haver la lenula di Bertonoro, ho ritrovato che li ministri di Sua Santità li hanno facto levar in arme con animo che io li habbia a combatter s’io li voglio; il che non penso di fare. Visti questi signali, mi ne son ritornalo in Rimino con animo et firmo pensamento di voler morir qui dentro. Et perchè vostre magnificenlie mi possano esser boni teslimonii quanta reverenlia et fidelis-sima servitù ho sempre portalo a quel Serenissimo Senato di Venecia, mi ha parso scrivere questa alligata al Serenissimo Principe, et cerlilìcar Sua Sublimità di P essere mio ; la quale per vostre mano sarà a Sua Serenità consígnala. Et oltra questa, le magnificenlie vostre li agiungeranno quelle amorevole et accomodate parole quale rizerca el sperar mio in voi, et non solo con Sua Serenità, ma con tutta quella Serenissima Signoria, a la quale sempre me lenereti racomandalo, et in la loro bona gratia da fedelissimo servilor come li son et sempre insino a le cenere sarò, non desiderando m;izor cosa che quella Serenissima Signoria di me si serva, et di me facino qual volesse prova et experientie, che posso sperar de creder che diriano: Nultam in alio tantam invenimus fidem, pregando vostre magnificentie a non mancare a li caxi mii che suo particulare lo possono alribuirselo, et ancora non restare di avisarci di qualche vostre opere so fareli per me : a le quale molto mi raccomando. In Rimino a dì 7 di Marzo 1528. » Non mancareti ancora consignare le alligate, le quali sono per mio interesse, et procurare cuna quelli ogni poder vostro. Di vostre magnificenlie tutto Sigismondo Malatesta. A tergo : A li molto magnifici messer Mallio et Zuan Baptista Fideli, in Venezia, come fratelli honorandi. — Ricevuta a dì 12. In questa malina, se intese a San Zane Bragola ¿2') esser morto uno pulo et do femene amorbate con la peste in eaxa serate : fo mandate a Lazareto. Et hozi per li Proveditori sora la sanità fu de-vedato più non si canti in banco in piaza, sotto pena di esser l'rusladi ; et questo per non far adu-nalion di zente. Dapoi disnar fo Conseio dì X con la Zonla Del procurator Pixani, da Spoleti, di 9, Tiore . . . Come quella matina, partilo P exercilo et il Capitanio zenerai da Fuligno, erano venuti 11 mia ... . lontano et anderanno sequendo il camino. Havia hauto lettere dal procurator Pexaro, da.......... Del procurator Pexaro, da San Severo, a dì 3. Come parlili da sera, erano venuti li con Lutrech et lo exercilo, et nostri avanti cavalcati, zoè il conte Pietro Navaro, havia hauto Nocera, et hessendo venuto uno da Fogia a dir, andasseno presto che inimici volevano mirarvi, et dubitando nostri di tratà doppio, lui volse restar, et mandalo le zente avanti, introno in Foia a tempo che inimici volevano inlrar per P allra porta ; i qual fono rebaluli. Sono entrali in Manferdonia.500 fanti per 'via di la rocca, sicché Lulrech par non vogli andarvi più. Li inimici sono a Troia, havendo lassa 500 fanti in San Zermano. Siché scrive si ha hauto (ulto P Apruzo et il meglio di la Puia, maxime dove è il loco di la posta di le piegore, che si haverà 100 milia ducali, che se non si fosse slà presti, inimici li hariano scossi loro. Il qual loco di Foia, per lettere inlerceple, inimici facevano gran conto. Item, scrive, il marchese di Saluzo con le (1) La carta 41* è bianca.